ITALIA

“Conflitti”, la provincia che fa parlare di sé

Il prossimo 27 ottobre, la prima edizione dell’evento “Conflitti” che si svolgerà a Poggio Mirteto. Un’iniziativa di dibattiti e musica che partendo dalla provincia vuole ribaltare il senso comune sulle migrazioni

Il margine che si fa centro? Potremmo tentare di riassumere questa iniziativa e altre degli ultimi tempo con questa immagine. Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di “città“, di forme della città, di diritto alla città, della decisionalità all’interno di esse, del potere e dei conflitti nelle città.

Al contrario si è parlato poco di ciò che avviene nelle provincie e nei piccoli centri urbani nonostante sia stata la cronaca o le emergenze, talvolta, a riportare al centro dell’attenzione territori e piccoli centri, spesso, con esempi virtuosi o simbolici di solidarietà e di attivismo (si pensi all’esperienza di Riace o alla solidarietà di Rocca di Papa).

All’interno di questa piccola ma simbolica tendenza vediamo la nascita dell’evento dal nome “Conflitti. Neorazzismo, postcolonialismo, migrazioni”. L’evento si sviluppa a partire dalla presentazione del libro «I confini dell’inclusione. La civic integration tra selezione e disciplinamento dei corpi migranti» DeriveApprodi 2018 e un dibattito con molti partecipanti. Continua con un incontro dal nome “Conflitti e linguaggi. Comunicazione, media e narrazioni” e si conclude con una serata reggae.

Un evento che in una città come Roma potrebbe essere definito “ordinario”, nel senso che se ne vedono e se ne sono visti molti, in una realtà piccola come quella di Poggio Mirteto, al contrario, risulta essere un evento straordinario che già dal suo annuncio ha raccolto un grande interesse e coinvolgimento degli abitanti della zona.

Il comunicato che lo annuncia inizia con una frase di Elvio Fachinelli e finisce chiarendo «Conflitti è un momento culturale, uno spazio che vuole ragionare di più tematiche sperando di reindirizzare il conflitto nella giusta direzione: dal basso verso l’alto».

Si sono chiamati “Sabina solidale e antirazzista” il gruppetto di promotori e ideatori di questo evento, un gruppo di amici e compagni che semplicemente erano stufi di sentire delle continue narrazioni negative e avevano voglia di portare qualcosa di diverso da cui ricostituire una base solidale e allo stesso tempo radicale fatta da tutte le persone che vi si riconoscono.

«Conflitti potrà essere articolato in molte altre edizioni e attraversando più tematiche, coinvolgendo tutti quelli che lo desiderano e raccogliendo le proposte» ci dicono i promotori dell’evento.

Qui tutte le info su Conflitti