Chi siamo

Dinamo Press e le sfide della comunicazione indipendente

DinamoPress è un progetto di informazione indipendente nato nel 2012 dalla collaborazione tra attivistə, ricercatorə, giornalistə, militantə di movimenti sociali e studenteschi. Il sito è stato lanciato online pochi giorni prima dello sciopero europeo del 14 novembre, un progetto editoriale metropolitano immediatamente dispiegato su un piano transnazionale, con l'obiettivo di costruire uno spazio di narrazione, inchiesta, approfondimento politico e culturale.

Da Roma, capitale della rendita immobiliare ma anche delle occupazioni e delle esperienze di autogestione, DinamoPress si muove attraverso molteplici spazi e territori metropolitani, europei e globali, alla ricerca costante di incontri, relazioni, contaminazioni, immagini e parole. Per comprendere, analizzare e narrare le molteplici lotte dei movimenti sociali, da quelli femministi a quelli ecologisti, sindacali, indigeni e popolari che lottano per trasformare lo stato di cose presente, ma anche per individuare le sfide e le linee di tendenza delle trasformazioni sociali, politiche, economiche ed ecologiche nella crisi del capitalismo contemporaneo.

Immaginando nuovi futuri possibili, DinamoPress indaga con molteplici registri, formati e linguaggi i conflitti globali, gli immaginari culturali, le pratiche di lotta e le prospettive di trasformazione anticapitalista. Proponendo forme di sperimentazione comunicative per immaginare un nuovo intreccio tra politica e comunicazione, DinamoPress combina le esperienze e le pratiche dell’inchiesta operaia, della ricerca storica e sociale, del giornalismo indipendente e partecipativo e del mediattivismo, con gli strumenti multimediali oggi a disposizione, dai social network agli smartphone, senza abbandonare il taccuino, il registratore e la biro.

La redazione e i progetti

 

La redazione del sito è transnazionale e transgenerazionale, si organizza con periodiche riunioni ibride, che combinano la presenza fisica nella città di Roma e la partecipazione virtuale di redattorə e collaboratorə da diversi paesi e territori in Europa e nel Mondo (principalmente America del Nord e America Latina). L'organizzazione in sezioni caratterizza il lavoro editoriale del sito: Roma, Italia, Europa, Mondo, Cult e Opinioni sono le articolazioni di un lavoro comune di ricerca politica e di creazione di molteplici spazi di dibattito, interviste, reportage e inchieste. Fondamentale la costruzione di reti di scambio e collaborazione con decine di esperienze editoriali indipendenti e alternative in Europa e nel Mondo, con un costante lavoro di traduzione, da parte della redazione così come di collaboratori e collaboratrici, di articoli da diverse lingue (inglese, spagnolo ma anche francese, portoghese, tedesco, cinese, arabo e greco).

A partire dal 2017, dopo un'importante campagna di crowdfunding, il progetto DinamoPress ha costituito una associazione formalizzata, Dinamo Aps, articolandosi su molteplici livelli: DinamoPress.it: portale di informazione indipendente; Dinamo School: scuola di educazione non formale che organizza corsi e seminari; Dinamo Book: casa editrice indipendente; Dinamo Print: rivista cartacea; Dinamica: festival dell'informazione e delle culture indipendenti.

Il sito e le diverse articolazioni del progetto DinamoPress si basano sulla partecipazione militante e il lavoro che rende possibile il progetto è di base volontario. Per questo è fondamentale il contributo e il supporto di tuttə. Se vuoi collaborare con Dinamopress ti chiediamo di inviare proposte di articoli, traduzioni, video, o altro materiale! (Non siamo un luogo di lavoro e non abbiamo bisogno di ricevere il  curriculum!)

 

Redattrici e redattori:

Sabrina Aidi, Pietro Bianchi , Vanessa Bilancetti , Francesco Brusa, Riccardo Carraro, Alioscia Castronovo, Alberto De Nicola, Emma Gainsforth, Luca Galantucci, Augusto Illuminati, Rossella Marchini, Giansandro Merli, Patrizia Montesanti, Luca Peretti, Tania Rispoli, Milos Skakal

 
Per scrivere alla redazione: dinamozine@gmail.com
 
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Leggi il testo di presentazione al momento del lancio pubblico del sito, 11 novembre 2012

Roma. Nasce DINAMOpress, webzine metropolitana con gli occhi sul mondo.

«Don't hate the media, become the media», con questo slogan, nel mezzo della battaglia di Seattle, i movimenti alterglobalisti hanno rinnovato il modo di pensare il rapporto tra la prassi e la società dell'Informazione. Era il dicembre del 1999, si concludeva il decennio euforico della New Economy, delle Dot Com, della mescolanza vertiginosa tra finanza e produzione hi-tech.

Sono passati più di 10 anni, sembra di essere immersi in un passaggio d'epoca. Si è affermato il web 2.0, Twitter è stata una delle armi che ha fatto fuori i dittatori arabi, Anonymous fa tremare governi e apparati di sicurezza. La geografia dell’Infosfera è completamente cambiata, Internet è diventato uno spazio abitato da milioni di persone ogni giorno. Non a caso Geert Lovink (esperto e critico radicale della Net Culture), parla di «ossessioni collettive», riferendosi a Facebook, Google e a molto altro. Si parla e si partecipa, la socialità è ormai dispositivo macchinico, eppure quasi mai si decide. Vizio della sfera pubblica o contraddizione della rete di nuova generazione?

Ciò che è vero, indubbiamente, è che ognuno compone la sua informazione, costruisce il suo blog, aggrega le sue notizie, qualifica le sue comunità. L’informazione non è più la stessa, né quella mainstream, né quella indipendente. La libertà appare massima, ma allo stesso tempo non è mai stata a rischio come ora. L'individualizzazione delle pratiche di rete è anche e soprattutto la continua scrittura, da parte delle corporation, dei profili di consumo, la cattura dei gusti e degli stili di vita, il controllo, di nuova natura, della devianza. È attraverso la rete e la connessione permanente che le nostre vite sono messe al lavoro. Serve ancora, date queste premesse, un altro sito? E se sì, a cosa?

Sulla risposta non abbiamo dubbi. Ora, più che mai, è il momento. Sono necessari nuovi terreni di ricerca e di innovazione, di cooperazione e di conflitto. Un sito di movimento serve se e solo se sa essere luogo di costruzione del discorso e dell'azione politica sovversiva. Costruire non fa rima con rappresentare, meglio, dove c'è creatività, là è impossibile parlare a nome degli altri. Ancora: un luogo o uno spazio dove non si mettono radici profonde, ma dove si procede in orizzontale, proliferando come fili d'erba. Se cercate una nuova identità in rete, DINAMOpress non fa al caso vostro. Potete sentirvi a casa, piuttosto, se avete bisogno di una nuova “cassetta degli attrezzi”: linguaggi, immagini, inchieste, nomi comuni, congetture, risate o gesti.

La Dinamo, come sappiamo tutti, è un trasduttore: si trattava, con la sua invenzione, di trasformare il lavoro meccanico in energia elettrica. Oggi, nell'epoca del web 2.0 e della crisi del capitalismo globalizzato, si tratta di combinare (o tradurre) lotte eterogenee e di trasformare la potenza delle parole e della cooperazione produttiva in atti e istituzioni sovversivi.

DINAMOpress è un progetto editoriale metropolitano, che guarda al mondo. I primi germogli prendono vita a Roma, capitale della rendita immobiliare e delle occupazioni. Ma chissà dove il vento porterà i nuovi semi? Di certo se ne fregano, i semi, di documenti e frontiere. Di certo il problema è ri-costruire l'Europa, contro Francoforte e la Bundesbank. Di certo solo rapporti pattizi e federativi tra combinazioni metropolitane, una rete transnazionale di contropoteri, possono sfidare la nuova «accumulazione originaria» che sta saccheggiando i cosiddetti PIIGS.

DINAMOpress comincia la sua avventura con un sito versione Beta che crescerà lungo il percorso. Si tratta di immaginare un nuovo intreccio tra agire politico e agire comunicativo, ricombinando insieme le esperienze dell’inchiesta operaia, del giornalismo indipendente e del mediattivismo, con gli strumenti multimediali oggi a disposizione. Ci chiediamo cosa significa fare informazione di movimento e in movimento nell'epoca del citizen journalism, dei blog e dei social network. Nella transizione dal populismo televisivo a quello digitale.

DINAMOpress nasce tra le periferie e le università, tra i centri sociali e le occupazioni, tra gli spazi di produzione culturale indipendente, cresce se è capace di generare energia e comunicazione tra chi resiste alla crisi.

DINAMOpress va online in occasione dello sciopero europeo del 14 novembre. La scelta non è casuale, ovviamente. Alle giornate che da sole fanno Storia non abbiamo mai creduto, ma sappiamo che a volte, in una sola giornata, si affermano tante linee di fuga. Proveremo a collocarci sulla soglia, nel transito verso l'Europa del comune. Convinti che il vento ci porterà lontano.

Roma, 11 novembre 2012