PRECARIETÀ

Da scuole e università un appello per fermare il Jobs Act

Dall’assemblea di ieri al Kant occupato l’appello del laboratorio per lo sciopero sociale della formazione: mobilitiamoci contro il Jobs Act nel giorno della sua approvazione!

Giovedì 27 novembre 2014 si è riunito nella palestra del liceo Kant occupato tra Centocelle e Torpignattara il Laboratorio per lo sciopero sociale della formazione, che vive della partecipazione di scuole occupate e autogestite, di studenti universitari, di ricercatori, di dottorandi e di insegnanti precari.

Raccogliendo il portato della straordinaria giornata del 14N, che ha visto riversarsi nelle piazze di tutta Italia decine di migliaia di precari, studenti, lavoratori, NEET e disoccupati per uno sciopero sociale di 24 ore, abbiamo deciso di incontrarci nuovamente, anche a seguito dell’ondata di occupazioni nelle scuole che sta scuotendo le periferie romane. Oggetto della discussione sono state le mobilitazioni future contro Buona Scuola e Jobs Act.

Dal punto di vista dei contenuti constatiamo nuovamente come queste due riforme si inscrivono nel piano generale delle politiche neoliberiste, che imprimono un’impostazione e una gestione imprenditoriale della scuola e dell’università, il cui risultato è l’imposizione di meccanismi di isolamento e competizione fra gli studenti. Facile capire come questo sistema formativo sia funzionale al mercato del lavoro ristrutturato dal Jobs Act: una giungla di precarietà in cui vige la legge del più forte, tutto a vantaggio del profitto di pochi. L’eliminazione di diritti e garanzie dei lavoratori, l’ulteriore flessibilizzazione dei regimi contrattuali, la definitiva istituzionalizzazione della precarietà: questi i caratteri fondamentali della riforma.

Non è un caso che questo governo spinga per ridurre la discussione al minimo nelle camere e anticipare il più possibile la votazione, per tappare ogni forma di dissenso e protesta. Notizia degli ultimi giorni e’ l’approvazione alla Camera dei Deputati e l’anticipazione della discussione in Senato ai primi di Dicembre. Per questo dal Laboratorio dello sciopero sociale della formazione lanciamo un appello pubblico alla mobilitazione larga, trasversale e partecipata, per bloccare il Jobs Act e sfiduciare dal basso questo governo, nel giorno della votazione al Senato.

Non sarà l’ultima giornata di mobilitazione, torneremo nelle strade della periferia romana, nei quartieri e sotto i palazzi del potere a rivendicare spazi e diritti, a occupare le scuole e le università, a opporci alle politiche neoliberiste per riconquistare il nostro futuro.

Nel segno dello sciopero sociale e dei percorsi larghi e inclusivi che ne hanno permesso la realizzazione, invitiamo tutte le scuole, gli studenti, i docenti, i ricercatori ad aderire all’appello e scendere in piazza, circondare fisicamente il senato per dispiegare una contestazione forte e determinata al Jobs Act nel giorno in cui verrà votato.

Laboratorio dello Sciopero Sociale della Formazione