ROMA

Valerio Verbano. Il ricordo e la memoria

Una riflessione sulla memoria e sulla figura di Valerio Verbano, assassinato il 22 febbraio 1980, 38 anni fa, da un commando neofascista, alla vigilia della giornata di mobilitazione che vedrà a Roma un corteo.

Gli anniversari scandiscono il tempo, segnano i diritti del ricordo, anticipano i tempi e i modi della storia. Che tanti anni, trentotto, siano passati dalla morte di Valerio, dalla sua uccisione ancora e forse per sempre misteriosa ce lo dicono le date, lo scorrere degli anni: quel tempo in cui anche la vita, la meravigliosa esistenza di Carla, sua madre, si è consumata nel dolore mavsoprattutto nel “martirio” della testimonianza, dell’esempio. Martyr in greco antico vuol dire appunto testimone.

E dunque, gli anni, con la loro inevitabilità che segna altri momenti della nostra vita e del suo procedere. Io non credo, però, nel tempo e nei ricordi. Credo che la memoria segni soltanto il presente, ne sia statuto e fondamento. La mia, di Valerio, è a una sola dimensione: quel “oggi” della sua assenza, del suo non esserci più, che è ancora dolore vivo del cuore, dell’anima, degli affetti, che è ancora nostalgia del ciò che è stato e rimpianto per ciò che avrebbe potuto ancora esserci.

Una memoria al presente. È la sola ragione per cui vi chiamo a essere attenti anche voi, a questo prossimo anniversario. Di questa memoria, vi chiedo però di fare uso pubblico e collettivo: servitevene per riflettere su quanto possa essere difficile e anche pericoloso un percorso di impegno sociale e culturale, di militanza politica; trasformatela in obiettivi di resistenza e, se necessario, di attacco; costruite a partire da essa strategie e tattiche di organizzazione e di determinazione, di più forte autovalorizzazione.

Valerio Verbano, il mio e quello delle sue amiche e suoi amici e compagne e compagni di un tempo è e diventa ogni anno, ogni giorno vostro e dunque anche nostro. E in questo la sua esistenza, anche nella lontananza della morte, è sempre degna di essere custodita.