ITALIA

Macerata: aggiornamenti in diretta dalla manifestazione

ore 17.40

Intervento dalla piazza di Non Una di Meno Marche, che spiega l’intima connessione tra fascismo, razzismo e sessismo.

 

ore 17.15

Questa è la nostra cartolina per Renzi, Minniti e tutte le forze politiche che hanno gettato benzina sul fuoco rispetto ai fatti di Macerata, sostenendo che il problema fossero le migrazioni e non il razzismo e il fascismo.
 
Questa è Macerata ora. 30.000 persone nelle strade. 

ore 17.00

I migranti intervengono dal camion contro il razzismo e il fascismo

ore 16.50

Le vittime dell’aggressione fascista di Macerata hanno un nome e un cognome. Le istituzioni, i partiti, i rappresentanti le hanno ignorate. Questa piazza solidale, invece non lo sta facendo!

ore 16.40

Immagini una città solidale che respinge ogni forma di razzismo e di fascismo. In migliaia da tutta Italia, migranti, donne, studenti, lavoratori per dire che siamo a favore di una politica dell’accoglienza e che ripudiamo tutte le forme di razzismo che si sono espresse in questi giorni, comprese quelle agitate dai partiti di destra e di sinistra.

ore 16.20

Tantissimi in piazza, la città di Macerata è blindata dalla polizia, ma sono molte le case che espongono cartelli contro il razzismo e il fascismo. Macerata è una città solidale!

 

 

ore 16.00

Lo striscione di apertura del corteo, contro ogni forma di razzismo e di fascismo

ore 15.30

Sono migliaia le persone, le associazioni,  gruppi, i centri sociali,  moltissime le sezioni dell’ANCI, dell’ARCI e la FIOM Cgil che stanno manifestando in questo momento a Macerata. Tra loro anche Non Una di Meno ha aderito al corteo, perché il razzismo e il fascismo vengono agiti con il pretesto di difendere i corpi delle donne. E’ ignobile il twit di Giorgia Meloni di qualche ora fa che racconta il terribile femminicidio di Pamela Mastropietro per ribadire che bisogna prendersela “contro gli spacciatori nigeriani”. Noi non solo siamo vicini alla famiglia di Pamela e non solo riteniamo quel femminicidio inaccettabile, ma crediamo che il razzismo e il fascismo non siano in alcun modo la soluzione al problema della violenza sulle donne. Non ci faremo strumentalizzare né oggi né mai!

 

ore 15.00

La manifestazione è partita. Migliaia di persone in corteo a Macerata.

ore 14.00

Alla fine, il corteo di sabato 10 febbraio a Macerata è stato autorizzato dalla prefettura. Il corteo, lanciato nel giorno immediatamente successivo alla tentata strage fascista da un presidio spontaneamente convocato dai cittadini di Macerata, era stato prima indebitamente “sospeso” dalle segreterie nazionali di ARCI, ANPI, CGIL e Libera. Successivamente, prima una dichiarazione del Ministro Minniti poi una nota della prefettura di Macerata, lodavano il senso di responsabilità delle quattro organizzazioni, e minacciavano gli altri promotori del corteo di impedire lo svolgimento della manifestazione se avessero mantenuto la convocazione, con le parole del Ministro: “se questo non avverrà, ci penserà il Ministro dell’Interno ad evitare tali manifestazioni”.

Alla determinazione delle realtà di Macerata nel mantenere il corteo contro ogni possibile divieto e all’esplosione del dissenso sui social contro le organizzazioni che avevano revocato la loro partecipazione sono seguiti, uno dopo l’altro, i comunicati di numerosissime sezioni dell’ANCI, dell’ARCI e la FIOM Cgil confermavano la loro partecipazione nonostante la decisione delle segreterie nazionali.

La crescita impetuosa della partecipazione al corteo ha di fatto costretto il Ministero degli Interni a delegare alla prefettura di Macerata la decisione dell’autorizzazione del corteo, che in serata è arrivata.

In poche ore la situazione si è ribaltata sotto la pressione provenuta dai social, dai singoli e dalle strutture organizzate. Il tentativo di ANPI, ARCI, CGIL e Libera, pericoloso e irresponsabile, di spaccare il fronte antifascista, si è rovesciato contro le stesse organizzazione, che si sono a loro volta spaccate. Il gesto autoritario ed antidemocratico del Ministro Minniti di impedire “in prima persona” lo svolgimento del corteo è dovuto rientrare.

Concentramento alle 14 e 30, Giardini Diaz, Macerata.