ROMA

Tentativi di censura al Cinema Aquila

5 Stelle e Partito Democratico provano a bloccare alcuni film “scomodi”. Gli attivisti dello Spazio Comune Cinema Aquila non ci stanno: “Li proietteremo lo stesso”.

È stata ufficializzata attraverso un comunicato la posizione dell’amministrazione del V Municipio a guida 5 Stelle: interrompere la programmazione del Cinema Aquila nella settimana che va dal 13 al 20 marzo. Secondo il Presidente di Municipio Giovanni Boccuzzi non sarebbero state rispettate “alcune regole” nel percorso di co-programmazione degli eventi culturali del cinema del Pigneto, che da alcuni mesi sta sperimentando una gestione condivisa tra cittadini e istituzioni. In pratica, la giunta 5 Stelle sostiene che gli eventi in programma sarebbero stati pubblicizzati prima del via libera ufficiale del Municipio.

“Non è vero” – denunciano gli attivisti di SCCA (Spazio Comune Cinema Aquila) – “I film da proiettare erano stati discussi e approvati nella consueta assemblea del giovedì”, lo spazio in cui gli attivisti che mandano avanti il cinema si confrontano con le istituzioni municipali e valutano insieme le proposte che ricevono settimanalmente. “Inoltre, dopo aver ricevuto le prime rimostranze, abbiamo discusso a lungo con il Presidente di Municipio e diversi assessori 5 Stelle rispondendo punto per punto alle loro obiezioni. Ma alla fine la questione si è svelata per quello che è: una questione politica, che non riguarda le procedure (informali) di gestione della programmazione”.

A scatenare il caso un documentario, tre film internazionali e uno spettacolo teatrale.

Il documentario è “Piccolo Mondo Cane” e racconta la lotta degli ex-lavoratori del Canile Muratella che per mesi, in difesa del posto di lavoro e a tutela del servizio erogato e degli animali ospitati, hanno autogestito il canile. Una vicenda chiusa male dall’attuale giunta Raggi, che non ha reintegrato i lavoratori e ha affidato la gestione degli animali a un privato. I lavoratori, infatti, sono stati sgomberati con l’utilizzo della forza pubblica, rimanendo definitivamente senza lavoro. Le loro critiche alla sindaca sono all’origine del tentativo di censura.

È stato invece il Partito Democratico a votare una mozione municipale e a fare pressioni contro tre film internazionali (“The wanted 18”, “This is my land… Hebron”, “The salt of the sea” ) e uno spettacolo teatrale (“Mi chiamo Rachel Corrie”) che denunciano l’apertheid del popolo palestinese. Le proiezioni sono state promosse dal BDS – il Movimento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni nei confronti di Israele – a cui solo poche settimane fa era stata interdetta un’altra iniziativa di sensibilizzazione alla causa palestinese, nei locali del Campidoglio.

Gli attivisti di SCCA hanno ribadito ieri sera, in una partecipata assemblea seguita alla proiezione del documentario “Non Tremare: storia di un campo solidale”, di non accettare alcuna forma di censura politica rispetto alla programmazione decisa in maniera aperta e condivisa nelle assemblee del giovedì. Sono queste assemblee che hanno garantito di fatto, ormai già da tre mesi, l’apertura e il funzionamento del cinema, in un percorso di partecipazione che ha restituito al quartiere uno spazio di produzione culturale chiuso (dalla precedente amministrazione municipale targata PD). Oltre 100 gli eventi culturali offerti in questi mesi in forma gratuita. Più di 5.000 le persone che ne hanno usufruito. Decine le collaborazioni con realtà associative territoriali e cittadine e gli appartenenti al mondo della cultura e dello spettacolo. Un percorso messo a rischio da questa contesa, ma che, ribadiscono gli attivisti, non può essere sottoposto al potere di veto dei partiti politici su contenuti a loro non graditi.

Per questo, lo Spazio Comune Cinema Aquila rilancia le proiezioni della prossima settimana e invita a una massiccia partecipazione contro ogni forma di censura. Martedì e mercoledì, a partire dalle 19, sono in programma i film e lo spettacolo teatrale sulla questione palestinese. Giovedì, invece, verrà proiettato il documentario “Piccolo Mondo Cane”, alle ore 20. A seguire si terrà la consueta assemblea aperta, che in questa occasione avrà un significato ancora maggiore di sostegno dell’apertura, dell’autogestione e dell’indipendenza del percorso dello Spazio Comune Cinema Aquila.

Il comunicato di SCCA

I FILM NON SI CANCELLANO – NO ALLA CENSURA AL CINEMA AQUILA

Comune e Municipio Roma V impongono blocco delle proiezioni: sotto accusa tre pellicole sulla Palestina, su pressioni del PD, e un film sugli ex lavoratori del canile della Muratella considerato scomodo dalla Sindaca Raggi

Domani domenica 12 marzo invitiamo alla proiezione e discussione del docufilm “Non tremare” (ore 17.30). Occasione anche per riflettere pubblicamente della nuova situazione venutasi a creare al Cinema Aquila.

Nel Municipio V di Roma si sta consumando un grave atto di censura della libertà di espressione, ufficializzato ieri in un comunicato del Presidente Giovanni Boccuzzi pubblicato sulla pagina web istituzionale, in cui si annuncia il blocco del tavolo partecipato che ha organizzato finora il Nuovo Cinema Aquila e si avoca al Municipio la programmazione cinematografica.

Lo Spazio Comune Cinema Aquila (SCCA) viene accusato di non aver rispettato le regole di condivisione della programmazione, ma la ragione vera di questo atto appare ben diversa: la presenza in cartellone, nella settimana dal 13 al 20 marzo, di alcuni film considerati scomodi.

Si è cominciato con una incredibile email inviata allo SCCA dall’assessora alla cultura Maria Teresa Brunetti, in cui si negava il consenso alla proiezione di un film documentario ancora inedito, “Piccolo mondo cane”, che racconta la vicenda sociale dell’autogestione del canile comunale della Muratella portata avanti dai lavoratori ex dipendenti del canile. La proiezione, per esplicita dichiarazione dell’assessora, non si sarebbe potuta svolgere perché un post su Facebook degli ex lavoratori aveva annunciato la notizia accompagnandola con una critica alla sindaca Raggi. Era quindi necessario tacitare un dissenso politico, rifiutando un film – un prodotto culturale – senza nemmeno entrare nel merito dei suoi contenuti e rinunciando all’occasione di farne un momento di confronto pubblico, come proposto dallo stesso regista dell’opera.

Si è giunti poi all’assemblea pubblica di giovedì del tavolo partecipato SCCA, che un compatto schieramento pentastellato composto dal presidente Boccuzzi, dalla presidente del consiglio municipale Manuela Violi, dall’assessora Brunetti, dal presidente della commissione cultura Alessandro Stirpe e alcuni consiglieri M5S, ha tenuto in ostaggio per oltre due ore avanzando capziose critiche alla conduzione del tavolo stesso. Le critiche sono state smontate una ad una e si è giunti alla fine alla caduta del velo: il punto vero era costituito dal film sugli ex lavoratori del canile e dagli appuntamenti proposti dalla campagna BDS, movimento non violento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni nei confronti di Israele e contro l’apartheid del popolo palestinese. Si tratta di tre film internazionali di cui uno presentato agli Oscar, uno nominato ai Nastri d’Argento e al David di Donatello nonché trasmesso dalla Rai, uno selezionato a Cannes (“The wanted 18”, “This is my land… Hebron”, “The salt of the sea”), e il pluripremiato spettacolo teatrale “Mi chiamo Rachel Corrie”.

Vuole il caso che lo stop imposto dal M5S del Municipio sia seguito alla presentazione di vergognose mozioni del Pd, a livello comunale e municipale, contenenti infami accuse di antisemitismo, che il Movimento 5Stelle ha scelto di subire astenendosi venerdì in consiglio municipale invece di difendere con coraggio e fondamento politico il processo partecipato del Cinema Aquila e le decisioni comuni prese in quella sede. Processo, lo ricordiamo, di cui il Municipio è parte e garante.

Anziché valorizzare e riconoscere l’esperienza di gestione partecipata di uno spazio pubblico dedicato alla cultura e al sociale, condivisa da cittadini e istituzioni, la priorità espressa dal Municipio è difendersi da attacchi, assolutamente illegittimi, da parte dell’opposizione – quella stessa opposizione che, ricordiamolo, ha precedentemente chiuso il Cinema Aquila.

Non avendo ottenuto soddisfazione dall’assemblea di giovedì, ma solo l’imbarazzo di non poter controbattere ad argomenti e proposte ragionevoli, il presidente del Municipio ha emesso il proprio comunicato. Il presunto mancato “rispetto delle regole” è nient’altro che un pretesto per portare a termine un’operazione inaccettabile di censura: il programma del cinema era stato infatti condiviso e comunicato ufficialmente al Municipio da settimane, nessuna riserva era stata mai espressa fino ai fatti sopra descritti. Il tavolo di programmazione è sempre stato aperto alle proposte portate in presenza e a quelle riportate, per tramite del Municipio, da altri territori. Il suo regolamento non è, come sostengono oggi l’assessora Brunetti e la presidente del Consiglio Violi, da riscrivere: deve piuttosto essere resa esplicita, e semmai migliorata, la prassi finora seguita e sempre riconosciuta, al tavolo e pubblicamente, dalla stessa amministrazione del Municipio come esperienza di grandissimo valore.

Vogliamo ricordare che i cittadini riuniti dietro la sigla di SCCA non si sono dati altro tipo di organizzazione se non quella assembleare, aperta e ampiamente pubblicizzata, dell’appuntamento settimanale insieme al Municipio nel foyer del cinema. SCCA è un’idea che ha riunito un movimento di cittadini senza la cui azione – è bene ribadirlo – il Cinema Aquila sarebbe ancora chiuso. Il cinema è stato riaperto nelle forme e nei modi concordati col Municipio stesso, che adesso quest’ultimo sembra rinnegare mettendo in discussione un percorso di mesi che ha visto il costante aumento del pubblico (proiezioni gratuite) e una crescita di partecipazione nella stessa assemblea del giovedì che accoglie proposte da tutta la città. Ora siamo ad un punto in cui la politica, anche quella che guida il Municipio, fa marcia indietro, si veste da azzeccagarbugli e cerca il cavillo con l’intenzione di tagliare le gambe a questo percorso.

Per tutto quanto detto SCCA comunica di non voler sospendere il programma, presentato al tavolo e pubblicato, e conferma l’intera programmazione della prossima settimana.

SCCA – Spazio Comune Cinema Aquila

FB SCCA – Spazio Comune Cinema Aquila

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