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Das Kapital: il seminario Lum 2016 e i video

La presentazione del ciclo seminariale della Libera Università Metropolitana: il 18 marzo il primo incontro con Sandro Mezzadra.

Das Kapital: critica dell’economia politica e delle ideologie del XXI secolo

Con la formula ‘globalizzazione neoliberista’, per circa un ventennio, è stato descritto il salto d’epoca che ancora ci travolge. Una prima parte euforica, con l’espansione della New Economy. Una seconda delirante, con la combinazione nefasta tra mattone, finanza e indebitamento privato. Infine l’esplosione della bolla e la Grande Depressione, dalla quale non siamo più usciti. In riferimento a quest’ultima, alcuni analisti mutuano un’espressione propria del dibattito degli anni Trenta e parlano di «stagnazione secolare». Altri, che non dismettono mai i panni dell’ottimismo, insistono sulle innovazioni tecnologiche (svolta Social della rete, Industria 4.0, nanotecnologie, intelligenza artificiale, ecc.) e prefigurano un rilassato approdo, tramite l’economia delle App, a una società postcapitalistica. Amen.

Noi proponiamo di riprendere il filo della critica: della critica dell’economia politica come di quella delle ideologie. L’uso capitalistico della crisi è il problema che abbiamo di fronte, quando lottiamo o quando, della crisi, subiamo gli effetti più duri. È bene, di questi effetti, approssimare un primo censimento: compressione del Welfare State, liberalizzazione del licenziamento, riduzione drastica dei salari, espansione del lavoro gratuito, privatizzazione e gentrificazione dei territori urbani, inclusione differenziale e sfruttamento della forza-lavoro migrante. Altrettanto fondamentale, però, tentare di capire come il Capitale sta ridefinendo i suoi assetti: quali sono gli spazi dove si esercita il suo «apparato di cattura»; come i tratti sempre più comuni del lavoro e della cooperazione sociale vengono valorizzati; quali retoriche innervano e rafforzano i processi di «sussunzione reale» della società; quale il rapporto tra rendita, moneta e produzione.

Quattro assi dunque lungo i quali rilanciare le armi della critica. Nella consapevolezza che la crisi esplosa nel 2007 sta approfondendo la discontinuità neoliberale che si è imposta a partire dalla seconda metà degli anni Settanta. Di più, diventando cronica, la crisi sta assumendo le caratteristiche di una nuova forma di regolazione. Lottare contro la crisi, e provare a farlo con efficacia, significa afferrare compiutamente questa novità: non c’è un’eccezione (temporanea) da ricondurre alla regola del patto sociale e redistributivo, ma un’offensiva capitalistica che fa della crisi – e in buona parte della guerra – il suo milieu, la sua norma, la sua forza.

PROGRAMMA

Tutti gli incontri si svolgeranno presso Esc, atelier autogestito – via dei Volsci 159

Prima parte

18 marzo, ore 18

Lo spazio del Capitale: un’introduzione – Sandro Mezzadra

[FULL VIDEO]

8 aprile, ore 18

Economia dell’uso e critica delle ideologie contemporanee – Massimo De Carolis e Paolo Virno

[FULL VIDEO]

15 aprile, ore 18

Lavoro digitale, rete ed economia collaborativa – Tiziana Terranova

13 maggio, ore 18

Community economies ed economia informale – Federica Giardini

27 maggio, ore 18

La New Workforce: dall’operaio massa al freelance – Sergio Bologna

7 giugno, ore 18

Finanza e debito: crisi scaccia crisi – Christian Marazzi

* Sempre nella prima parte, ma in data da definire, relazione di Carlo Vercellone sulle utopie del comune che attraversano il dibattito contemporaneo.

Seconda parte

[titoli e date in via di definizione]

da settembre a dicembre relazioni di Veronica Gago, Toni Negri, Davide Tarizzo e altri da definire.

Info: www.lumproject.org; www.escatelier.net.