EUROPA

Attraversando la Grecia – Atto II

Connessioni europee e cortei ad Atene.

Sono state due giornate molto intense ed interessanti ad Atene, vissute tra workshop e manifestazioni, dibattiti e incontri con diverse realtà e centri sociali del movimento greco. Dopo l’inizio del Summit ufficiale abbiamo partecipato al corteo antifascista autonomo, organizzato da Autonomous Antifa, il network dei collettivi antifascisti dei diversi quartieri di Atene, partito da Exarchia e diretto verso Kypseli, dove si è concluso in piazza Amerikis, quartiere in buona parte abitato da migranti che proprio in queste zone hanno subito negli scorsi mesi diverse aggressioni e attacchi da parte dei neofascisti. Diverse centinaia le persone presenti alla manifestazione, tutti incordonati ed organizzati per garantire l’autodifesa del corteo, in piazza per denunciare le violenze fasciste e le deportazioni di migranti. Il corteo è stato lanciato dalla rete dei collettivi autonomous antifa con l’obiettivo quindi di rilanciare ancora una volta la mobilitazione antifascista di base portando il lavoro politico svolto in questi mesi nei quartieri popolari verso il centro di Atene ed aprire così un nuovo canale di comunicazione e presenza in piazza all’interno della città; per tutto il tempo la polizia si è tenuta a distanza, seguendo il corteo con le moto ma senza mai avvicinarsi o essere visibile. Dopo mesi di lavoro territoriale e rilancio della mobilitazione nei quartieri popolari della capitale greca, i collettivi antifascisti hanno scelto di scendere in piazza con queste modalità denunciato sia le violenze neofasciste che la dimensione razzista e autoritaria del governo e della troika.

Molto interessante e partecipato il workshop copromosso dal Diktio e DinamoPress in occasione del Summit ma al di fuori del programma ufficiale (leggi qui la presentazione). Il dibattito su “Crisi, movimenti europei e strategie comuni” ha visto la partecipazione di un centinaio di persone provenienti da Grecia, Italia, Germania, Portogallo, Cipro e Austria. La discussione si è articolata a partire dal confronto attorno ad un ragionamento collettivo rispetto allo spazio europeo, dopo le giornate di Blockupy, provando a delineare ragionamenti e strategie comuni di lotta all interno della crisi che sta trasformando profondamente lo spazio politico sociale e geopolitico europeo, a partire dalle migrazioni, dai conflitti sociali ma anche dal farsi e disfarsi di nuovi confini interni allo spazio europeo, temi e questioni su cui torneremo nei prossimi giorni con un testo complessivo sull’esperienza di DinamoPress #Attraversando la Grecia.

Al termine del Summit diverse migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione conclusiva contro le politiche di austerità, partita dal Museo Archeologico e conclusasi a Piazza Syntagma di fronte al Parlamento, dove si è inoltre svolto un partecipato presidio in solidarietà con la rivolta turca e contro la repressione del governo di Erdogan. Sempre da piazza Syntagma è infine partito in serata il Gay Pride che ha attraversato le piazze del centro di Atene.

Vi proponiamo qui di seguito due videointerviste in inglese relative alle questioni affrontate durante il workshop:

Corinna attivista del partito Die Linke, parte della coalizione Blockupy, sulla relazione tra movimenti sociali e partiti della sinistra nell’esperienza tedesca e alla costruzione di strategie comuni sul piano europeo.

Anastasia, studentessa greca, attivista e redattrice di RedNoteBook, rispetto alla questione del nazionalismo e dell’identità comune europea contro i particolarismi nazionali

Atene 9/06/2013

To be continued

Alcuni scatti dal corteo: