ROMA

Un’opportunità per tutti. ZeroScuola: il diritto d’imparare

Nel quartiere di San Lorenzo uno spazio di incontro e formazione per bambini e ragazzi che arrivano in Italia

Sulle ceneri di una fabbrica di plexiglas sorge lo spazio di aggregazione CivicoZero, uno dei primi modelli di intervento per minori stranieri non accompagnati nato come progetto “Save the Children”. Siamo a San Lorenzo, al CivicoZero in via dei Bruzi 10.

La storia del CivicoZero comincia nel 2009 come centro a bassa soglia per accogliere minori non accompagnati e in 11 anni la sua attività non si è mai fermata. La cooperativa Civico Zero Onlus dal 2011 assiste, protegge e aiuta stranieri minorenni o appena maggiorenni in difficoltà, evitando loro sfruttamento e contatti con ambienti malsani. L’obiettivo è quello di farli divertire perché possano recuperare l’adolescenza e insieme dargli anche in dono l’autonomia sufficiente per vivere e lavorare. La struttura è molto accogliente e apre le sue porte ai giovani dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Le sale sono quasi sempre piene di ragazzi che socializzano, giocano a ping-pong e ai videogiochi, guardano la tv, fanno palestra, cantano, suonano e studiano. La maggior parte di loro sono di origini africane (Tunisia, Egitto, Libia ecc.) e albanesi, pochissimi di Sud America o India.

Il centro offre ai ragazzi tanti servizi, tra cui l’opportunità di svolgere attività culturali per far emergere il loro talento ed assecondare le loro inclinazioni. Ci sono i “servizi base” che comprendono doccia, bagno, lavanderia, pasti e internet. Ci sono lo sportello di formazione e orientamento al lavoro per inserirli nella città, l’avvocato che ha il compito di assistere le richieste per ottenere tutti i documenti necessari, gli psicologi che aiutano i ragazzi a superare traumi o episodi di maltrattamento e abusi. Si contano circa 100 nuovi arrivi ogni mese e 50 ingressi giornalieri di ragazzi.

@Giacomo Zito

Imparare la lingua è un passo fondamentale, forse quello più importante, perché rappresenta quel fil rouge che dà la forza di iniziare a costruire la propria vita. La cooperativa mette dunque a disposizione due corsi d’italiano, per principianti e per chi è invece più avanzato. Tutto ciò affinché i giovani possano superare gli esami linguistici decisivi per prendere i documenti e poi anche per conseguire i titoli di studio del nostro ordinamento. Francesca O. è l’insegnante: «Le lezioni hanno luogo tutti i giorni sia la mattina che il pomeriggio. Di mattina c’è il corso per chi è a un livello basso o molto basso. In certi casi si tratta di un vero e proprio corso di alfabetizzazione. Al pomeriggio c’è invece il ciclo cosiddetto avanzato per chi già un po’ parla la lingua. È un lavoro propedeutico il mio». Chi svolge un ruolo centrale sono anche i mediatori culturali. Accolgono i ragazzi e permettono loro di comunicare attraverso lingue molto distanti. In questi giorni l’associazione ha lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere questi percorsi educativi, si chiama: «ZeroScuola il diritto di imparare».

Oltre ai servizi già raccontati partecipano a vari laboratori. C’è il teatro, in cui i giovani salgono sul palco e per la prima volta nella loro vita si prendono la scena. È previsto un laboratorio di fotografia e anche quello musicale, uno dei laboratori preferiti da chi vive la struttura. All’interno del centro è infatti possibile osservare una sala registrazioni dove i ragazzi rappano e incidono dischi. Il maestro di rap è Augusto Pallocca, che segue i suoi allievi nella tecnica di canto, di registrazione e li aiuta persino nella scrittura dei testi delle loro canzoni. Infine, per chiudere il cerchio delle 7 note, c’è Ousmane: l’insegnante/musicista che fa scoprire ai ragazzi il mondo del suono e delle percussioni. Da qui escono spesso molti allievi che vengono poi chiamati a suonare in eventi, feste e piccoli locali.

Molto apprezzato è il laboratorio di scrittura creativa inventato da Yves, insegnante. Questo corso è forse il più toccante. Permette ai ragazzi di esternare e rendere pubbliche le loro storie di vita. Dall’infanzia sino al viaggio che li ha portati qui. I racconti vengono poi stampati su degli opuscoli e distribuiti nelle scuole e nei diversi eventi di solidarietà. In questi giorni è uscito nelle librerie Griot: racconti 2009-2020 per “Marotta e Cafiero”, piccola casa editrice di Scampia. È la raccolta delle avventure e dei pezzi di vita collezionati dai ragazzi passati per il CivicoZero.

@Giacomo Zito

Per chi è ospite del centro, le attività non si fermano solo all’interno dell’edificio. Grazie ad alcuni accordi presi con società e federazioni, si ha anche la possibilità di uscire e ammirare la città eterna. Con il C.O.N.I. è stata infatti stretta da tempo una convenzione che consente di portare i ragazzi ad assistere alle partite di Roma e Lazio disputate allo stadio Olimpico. Insieme alle gare di calcio si aggiungono spesso anche visite turistiche a musei e monumenti della città.

Tra CivicoZero le altre associazioni attive sempre nel quartiere di San Lorenzo avvengono utili scambi e collaborazioni, come racconta Valentina Aquilino, coordinatrice del centro: «Abbiamo buone relazioni con diverse realtà del territorio. Ci sono stati scambi e condivisioni di eventi in passato. Le Mura, storico locale della zona, ci ha ospitato per un evento benefico. Collaboriamo periodicamente con il Pastificio Cerere ed anche la biblioteca di Villa Mercede ci ha ospitato diverse volte. Dialoghiamo molto bene anche con le botteghe artigianali del quartiere, la bottega del commercio e con il secondo Municipio».

@Giacomo Zito