ROMA

Oggi Roma antifascista in corteo per Valerio Verbano: “Connettiamo le resistenze”

Oggi, 39 anni dopo il suo omicidio da parte di un commando neofascista, un corteo partirà da via Monte Bianco, sotto casa di Valerio, e attraverserà i quartieri di Tufello e Montesacro. “Contro il razzismo di Stato e la guerra ai poveri connettiamo le resistenze”, è lo slogan scelto per la manifestazione… Valerio vive, la rivolta continua!

Il 22 febbraio del 1980 un commando neofascista assassinava Valerio Verbano. Gli esecutori della sentenza di morte lo aspettavano in casa, quando Valerio rientra lo uccidono davanti agli occhi impotenti dei genitori. Giovane militante dell’area dell’autonomia, studente del liceo Archimede, era impegnato in un lavoro d’inchiesta sulla destra neofascista e sui rapporti di questa con gli apparati di Stato. Di quel dossier si perderanno “misteriosamente” le tracce.

Oggi, 39 anni dopo, un corteo partirà da via Monte Bianco, sotto casa di Valerio, e attraverserà i quartieri di Tufello e Montesacro. “Contro il razzismo di Stato e la guerra ai poveri connettiamo le resistenze”, è lo slogan scelto per la manifestazione in nome di Valerio Verbano. Sul manifesto, dietro al suo volto, significativamente compaiono le immagini delle lotte contro un governo che lascia annegare i porti in mare e criminalizza la solidarietà, delle donne del movimento femminista globale Non Una Di Meno, delle nuove resistenze antifasciste.

In questi anni la vicenda di Valerio Verbano, grazie anche all’impegno della mamma Carla, che fino all’ultimo ha lottato per avere verità e giustizia e conoscere i nomi degli assassini di suo figlio, ha legato assieme ai fili rossi della memoria, l’impegno di generazioni diverse. Un ricordo con le radici nel passato e lo sguardo sul presente e verso il futuro. Una storia quella di Valerio che non è mai stata a regalata alla retorica delle istituzioni istituzioni sugli opposti estremismi o contro la violenza. Una storia partigiana perché, come si legge in un volantino di un paio di anni distribuito nel giorno della manifestazione: “Non ci può essere antifascismo senza un’ipotesi”Non ci può essere antifascismo senza un’ipotesi di trasformazione della società esistente: la pratica antifascista, per noi, non può essere separata dalle lotte sul terreno della casa, del reddito e del lavoro, della cittadinanza, dei diritti sociali e delle libertà civili. Del feticcio della difesa dei valori democratici non ce ne facciamo nulla”.

VALERIO VIVE, LA RIVOLTA CONTINUA!Il 22 febbraio del 1980, trentanove anni fa, veniva ucciso da un commando neofascista lo studente e militante dell'autonomia Valerio Verbano. La storia di Valerio è diventata il simbolo di un antifascismo come progetto di cambiamento radicale dello stato di cose presenti.Anche quest'anno un grande corteo attraverserà le strade di Montesacro e Tufello per connettere le tante resistenze al razzismo di Stato e alla guerra tra poveri. Ieri sera intanto le antifasciste e gli antifascisti di Roma erano in giro: "“Valerio… non un nome su una via ma su tutte le piazze e su tutte le vie”"22 febbraio 2019 corteo: Valerio Vive la rivolta continua!

Pubblicato da DINAMOpress su Mercoledì 20 febbraio 2019

L’appello della mobilitazione di oggi:

Valerio Vive… la rivolta continua!

Il 22 febbraio di 39 anni fa un commando di neofascisti assassinava davanti agli occhi dei genitori Valerio Verbano, 19enne studente del Liceo Archimede e militante dell’autonomia operaia. Valerio indagava sui rapporti tra destra eversiva e forze dell’ordine, svolgendo un lavoro di contro inchiesta quotidiano raccolto in un dossier “misteriosamente scomparso”. Un omicidio senza nessuna verità giudiziaria scritta in un’aula di giustizia, ma iscritto nella coscienza collettiva di Roma e del paese: un omicidio fascista. La figura di Valerio, la sua storia, sono patrimonio di tutte e tutti quelli che lottano ora e qua per cambiare lo stato di cose presenti. Una storia partigiana da scagliare contro ogni tentativo di “pacificazione” e di narrazione della stagione degli anni ’70 come un irrazionale bagno di sangue o dello scontro tra “opposti estremismi”.

Una storia tenuta viva dall’annodarsi dei fili rossi della memoria e delle lotte, in particolare nei quartieri di Montesacro, Tufello e Val Melaina. La storia di Valerio Verbano ha nutrito la voglia di riscatto ,di conflitto, di partecipazione e di conquista di nuovi diritti; lo ha fatto nelle battaglie per il diritto alla casa, nel contrasto ai gruppi neofascisti e xenofobi, nelle lotte di giovani e studenti, nelle occupazioni. La passione e la militanza rivoluzionarie di Valerio come le parole e la sete di verità di Carla Verbano ,compagna di viaggio insostituibile che ora non c’è più , hanno accompagnato la scoperta dell’impegno politico e di una dimensione collettiva per generazioni di giovani e giovanissimi .
Anche oggi non vogliamo solo ricordare Valerio, ma dare vita a una giornata di lotta contro il razzismo di Stato e la guerra ai poveri. Connettere le resistenze vuol dire costruire una grammatica comune per opporsi a partire dai nostri territori alle politiche del governo giallo verde e al ciclo politico reazionario e autoritario che vorrebbe imporsi a livello globale, dagli Usa di Trump al Brasile di Bolsonaro, fino ai Salvini di casa nostra. Abbiamo visto in questi anni le idee suprematiste e razziste di piccoli gruppi neofascisti e neonazisti infettare il senso comune, trovando una veste rassicurante presentabile nei salotti della tv generalista e del pomeriggio.

Lottare per la libertà di movimento e contro ogni nazionalismo, per la giustizia sociale e i diritti di tutte e tutti. Mettere al centro le istanze del movimento femminista globale che ha lanciato la sua sfida a un potere gestito e difeso da uomini bianchi. La nostra lotta antifascista è la lotta per un mondo radicalmente diverso, è la costruzione di una società solidale, dove il nostro nemico non è quello più povero di noi o qualche decina di naufraghi in balia delle onde nel cimitero del Mediterraneo.

Contro il razzismo di Stato e la guerra ai poveri, connettiamo le resistenze con Valerio nel cuore

Via Monte Bianco 122
Ore 16 un fiore per Valerio
Ore 17 corteo