TERRITORI

No Tav: dieci anni dopo, la resistenza continua

Una grande marcia No Tav nel decennale della presa di Venaus. Circa 20mila persone sui sentieri di quella storica vittoria.

Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2005, il presidio permanente che si teneva a Venaus, sui terreni dove doveva essere costruita la Tav, fu sgomberato in maniera violenta da parte delle forze dell’ordine. Di tutta risposta, due giorni dopo, 50 mila persone invasero il cantiere del paese valsusino, cacciarono le forze dell’ordine e si riappropriarono del presidio. In seguito, quel cantiere venne definitivamente bloccato, segnando una vittoria storica del movimento No Tav. L’8 dicembre 2005 ha fatto la storia!

A dieci anni da quel successo, il movimento No Tav ha dato una nuova prova di forza, portando in piazza circa 20mila persone. Nonostante le solite perquisizioni, i fermi, i rallentamenti e le provocazioni delle forze dell’ordine, un corteo allegro, colorato e carico di entusiasmo ha invaso le vie del centro di Susa, ripercorrendo lo stesso percorso di dieci anni prima, fermandosi nei luoghi simbolo della battaglia No Tav e concludendosi a Venaus. Qui, un grande concerto ha dato il via alla festa per ricordare quella grande vittoria battaglia dei cittadini della Val di Susa.

Ancora una volta i No Tav hanno fatto vedere che le denunce, gli arresti, le operazioni mediatiche e militari, il passare del tempo non riescono a sfiancare il movimento. I numeri che c’erano ieri in Val di Susa lo dimostrano nuovamente.

Su notav.info la cronaca della marcia.