ROMA

“No al Pentagono, sì al parco”: corteo a Centocelle

Mobilitazione oggi a Roma contro il progetto del Pentagono Italiano che dovrebbe nascere nel Parco archeologico di Centocelle.

“No Pentagono, si al Parco”: questo il senso del corteo territoriale che oggi ha attraversato Centocelle, animato da spazi sociali, comitati di quartiere e cittadini, chi a piedi chi in bici. La manifestazione è partita da piazza delle Gardenie e si è conclusa al Parco di Centocelle, tra musica, mostre, banchetti informativi, visite guidate nel parco.

Tanti i cittadini e le cittadine dei quartieri limitrofi al parco, che hanno espresso la loro contrarietà alla creazione del cosiddetto “Pentagono”, che dovrebbe sorgere all’interno del Parco archeologico. Con la scusa della bonifica il ministero della Difesa vorrebbe militarizzare l’intera  zona, gravando con una servitù militare un’area che potrebbe invece migliorare la qualità della vita di questa zona periferica, rispondendo a molti bisogni dei cittadini. La campagna contro il “Pentagono” è iniziata più di un anno fa, quando è emersa quasi per caso la notizia del nuovo “progetto di bonifica” che avrebbe portato alla nascita di un nuovo centro di coordinamento interforze, dove concentrare tecnologie di guerra

“Ministero, Comune di Roma, V Municipio – spiega il comitato – sono sulla stessa linea. Il progetto del cosiddetto “Pentagono Italiano” si farà grazie alla sottrazione di 2,6 miliardi di euro dal Fondo per le periferie. Tale progetto consiste nell’estensione delle attuali strutture militari presenti sul Parco (l’ex-aeroporto Centocelle), con sottrazione di ettari all’utilizzo pubblico e con la realizzazione di un polo per il comando unico di tutte le forze armate italiane. Secondo le poche informazioni fornite dal ministero della difesa, entro fine 2017 era previsto l’arrivo di 3000 unità tra militari e dipendenti del ministero. “Uno scempio – dicono i comitati – Ma su questi territori devono decidere i cittadini che li abitano”.