ITALIA

Napoli, in piazza contro il G20 sull’ambiente in tempi di emergenza climatica

La rete Bees against G20 organizza forum e corteo nella città partenopea, blindata per il vertice dei ministri dell’Ambiente dei paesi del G20: oggi alle 16 il corteo partirà da piazza Dante

La serie di incontri tematici del G20 a presidenza italiana continua e il 22 luglio è il turno di Ambiente ed Energia, forum ospitato nella città di Napoli.

Associazioni, collettivi e realtà ecologiste napoletane hanno pertanto organizzato un forum nella giornata del 21 luglio e un corteo in forma di parata di protesta per giovedì 22. La rete si è autonominata“Bees against G20” volendo simbolicamente ricordare le api, insetto fondamentale per la sussistenza degli ecosistemi del pianeta terra. Il forum ha visto la presenza di una varietà notevole di contributi di attivist* e studios*, in presenza e da remoto, alcuni anche di profilo internazionale. Più di un centinaio i partecipanti arrivati da varie zone della Campania ma anche da alcune altre città italiane.

Tra i vari temi trattati, la profonda contraddizione tra un incontro internazionale che parla di ambiente e un luogo, la Campania, che storicamente è sempre stato maltrattato e che vive varie emergenze ecologiche, tra tutte, quella della Terra dei Fuochi.

Enzo Tosti della rete Stop Biocidio ha denunciato il legame profondo tra la criminalità organizzata e la grave situazione ambientale e sanitaria vissuta nelle province di Napoli e Caserta.

Michela di Fridays For Future ha invece ricordato le prossime sfide del movimento, tra queste la Cop Giovani di Milano a fine settembre. Inoltre, sono state menzionate le varie iniziative internazionali che stanno prendendo forma per portare a giudizio i governi degli Stati che non agiscono contro la crisi climatica, come quelle portate avanti dalla Urgenda Foundation, o come la stessa causa della rete Giudizio Universale contro il governo italiano.

In molti interventi pomeridiani, incluso quello di Vandana Shiva, è stato spesso sottolineato il legame tra l’anniversario del G8 genovese e il vertice dei G20, che dimostra una volta quanto i potenti della terra siano interessati al profitto e non ai diritti di chi lo abita.

Venti anni fa la crisi climatica era ancora lontana, anche se c’era già la consapevolezza di cosa fosse il cambiamento climatico. Non si volle fare nulla per fermarlo, né il camnbiamento climatico né il potere della lobby del fossile e la conseguenza è che oggi ci troviamo in una situazione drammatica, come i recenti fatti in Canada e Germania evidenziano.

Un’altra volta ancora, a venti anni dai giorni genovesi, i governi del pianeta si incontrano solo per riaffermare potere e alleanze e non per ascoltare le istanze di cambiamento dal basso, neppure quando queste sono fondamentali per la sopravvivenza della specie umana sul pianeta.

Molti degli interventi di scienziate e studiosi hanno criticato aspramente l’operato del ministro Cingolani, che si nasconde dietro la solennità della Transizione Ecologica per continuare a sostenere le fonti fossili, in primis il gas.  Alcune studiose hanno pure ribadito il legame tra la distruzione degli ecosistemi forestali e la proliferazione di virus quale quello della Covid-19. Se il fenomeno non si arresta, questo coronavirus non sarà l’ultimo.

In serata, al termine del forum, alcune attiviste hanno aperto una bandiera curda a Piazza del Plebiscito, per protestare contro l’arrivo della delegazione turca. Tra canti e slogan le attiviste sono state accompagnate fuori dalla piazza dalla polizia in tenuta antisommossa, mentre la zona di Palazzo Reale, dove il 22 luglio avrà luogo il G20, si stava sempre di più asserragliando e blindando. Alle 16.00 del 22 luglio è previsto il corteo che partirà da piazza Dante per contestare il vertice dei ministri.

Immagine di copertina e foto nell’articolo di Bees Against G20