ITALIA

La cura necessaria. Un seminario online con Federica Giardini e Stefania Barca

All’interno del ciclo di seminari della rete Ecologia Politica “Pandemia: sintomi di una crisi ecologica globale” l’appuntamento di giovedì 14 maggio alle ore 18 parlerà di cura e riproduzione sociale

Questi mesi di lockdown, di parziale, seppur inedita, sospensione dell’attività produttiva e dei ritmi quotidiani del lavoro, ma anche di sospensione dell’intensità e della corporalità delle nostre relazioni, hanno portato alla luce, esasperando ed evidenziando, nel bene e nel male, alcuni tratti costitutivi delle nostre economie, delle nostre organizzazioni sociali e delle nostre possibilità.
Tra questi da un lato, la trasformazione di una serie di lavori da “low-skilled works”, come quello nei campi, o semplicemente lavoro non riconosciuto come tale, come quello di cura, ad “essential works”. Dall’altro la sospensione del ritmo produttivo ed il suo impatto, in questa direzione positivo, sull’ambiente in cui viviamo, sull’integrità della biosfera di cui siamo parte.

In questo scenario, tra l’urgenza dell’occasione e la strutturalità di alcuni elementi che la crisi ha evidenziato, ci siamo interrogat* su come fosse possibile mettere al centro del mondo a venire la cura degli affetti, delle nostre relazioni interpersonali e con l’ambiente che ci circonda.

Possiamo oggi ripensare e ridare valore all’ecologia politica delle relazioni, degli affetti e della riproduzione sociale, sganciata dall’ansia del profitto e dal mantra della crescita a ogni costo?

Le maree globali femministe e transfemministe e i movimenti ecologisti radicali globali ci hanno insegnato in questi anni che il nesso tra riproduzione e produzione è sempre più opaco, e che una è funzionale all’altra, ma soprattutto è gratuita e invisibile, delegata dunque alle soggettività subalterne e “fragili” della società, e non compresa, tra le altre cose, nel calcolo del PIL.

 

La cura necessaria – seminario online 14 maggio h 18

Pubblichiamo il video di lancio del seminario online La cura necessaria del prossimo giovedì 14 maggio h 18. Discueteremo del nesso tra riproduzione sociale e riproduzione ecologica, della rivendicazione di reddito di cura e di molto altro nel contesto della pandemia globale, insieme a – Federica Giardini, professeressa associata presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, Università Roma Tre, Italia. – Stefania Barca, senior researcher presso Centro de Estudos Sociais, Università di Coimbra, Portogallo. La diretta sarà trasmessa da questa pagina!

Pubblicato da Non Una Di Meno – Roma su Lunedì 11 maggio 2020

 

Eppure negli ultimi mesi abbiamo assistito a stucchevoli elogi governativi della cura dei nostri angeli, dei nostri eroi, dei nostri nonni, delle nostre madri o delle nostre maestre. Per fare solo alcuni esempi; mentre il nostro rapporto tra ambiente privato e pubblico si ribaltava, mentre il nostro tempo di lavoro si sovrapponeva ormai esplicitamente a quello di vita e le riunioni di lavoro o di lezione su piattaforme digitali si fondevano a quelle con affetti lontani, e instabili, quanto valore ci è stato sottratto e o estratto?

La rivendicazione di un reddito universale può essere uno strumento utile a immaginare e praticare un nuovo ordine di valore e di cura, dunque anche di lavoro e relazione finalmente integrata e rigeneratrice con gli ecosistemi, la biosfera e il mondo intero?

Possiamo uscire dai meccanismi valutativi basati sulla nozione di crescita e sostituirvi indici, anche non monetari, che mettano in primo piano una nozione più amplia di “benessere”?

Possiamo ripensare la rivendicazione di reddito sia come strumento essenziale ad una transizione ecologica sia come essenziale remunerazione del lavoro invisibile ma sempre e comunque portato avanti?

Qual’è la cura realmente necessaria che può essere estesa dai corpi singoli, adesso stigmatizzati, distanti e vietati, a ciò che permette alla vita stessa di sussistere?

In che modo la nozione di “cura” è estendibile dalla nostre relazioni umane alla relazione con la biosfera in cui viviamo?

Possiamo inceppare e rompere l’orologio che ci ossessiona giorno e notte con il suo imperativo del lavora-consuma-crepa, immaginando e praticando finalmente un po’ di possibile e un po’ di ossigeno per tutt*?

 

Ne parliamo con

Federica Giardini – Professoressa associata presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, Università Roma Tre, Italia.

Stefania Barca – Senior researcher presso Centro de Estudos Sociais, Università di Coimbra, Portogallo

L’appuntamento è giovedì 14 maggio alle ore 18

Lo streaming sarà disponibile alle pagine Facebook di Non Una di Meno – Roma, Ecologia Politica Milano, UTR Ecologia Politica Bologna, Ecologia Politica – Firenze, Ecologia Politica – Pisa, Ecologia Politica – Torino

Qui la pagina dell’evento