EUROPA

Il City Plaza non si arrende

Dopo le minacce delle scorse settimane, arriva l’ordine del tribunale per lo sgombero del City PLaza, l’hotel nel centro di Atene occupato per accogliere i rifugiati. La risposta degli occupanti: nessun passo indietro!

“Resisti alla burocrazia dell’immigrazione e dei passaporti
Alle spaventose bandiere degli Stati
Alla diplomazia
Alle fabbriche di armi da guerra”

Michalis Katsaros

L’ordine del tribunale per lo sgombero del Refugee Accommodation Space City Plaza è solo l’ultimo atto di una serie di attacchi repressivi nei confronti dei rifugiati e del movimento di solidarietà internazionale.

Dalla chiusura dei confini al vergognoso accordo tra Unione Europea e Turchia, dai campi di prigionia agli sgomberi degli spazi occupati, si articola una politica mirata a rappresentare i rifugiati come un nemico. Un nemico che va combattuto con l’uso diretto e indiretto della violenza di Stato. La violenza sui corpi degli stranieri genera paura e fa sprofondare la società in una ancora più profonda barbarie.

Negli ultimi 14 mesi il City Plaza, insieme a tutte le altre occupazioni abitative di rifugiati, ha rappresentato un’anomalia nell’uso dello spazio pubblico, opponendosi alla costante riproduzione del discorso repressivo e razzista contro i rifugiati. L’esperienza del City Plaza non solo ha dimostrato che i rifugiati possono vivere in armonia e con dignità insieme alle persone del luogo ma, insieme alle altre iniziative simili, rappresenta la concretezza di un’Europa diversa da quella dell’Eurogruppo e di Frontex. Un’Europa di solidarietà, di lotta, di umanità, che dà fastidio a chi sta al potere.
Non abbiamo paura, non ci arrendiamo, non faremo un passo indietro.

Lanciamo un appello per un sostegno incondizionato al City Plaza e a tutte le occupazioni di rifugiati.

 

* Fonte: Refugee Accommodation and Solidarity Space City Plaza