DIRITTI

Il “Che”ntro Sociale di Tor Bella Monaca in risposta alla lettera del Dipartimento Patrimonio

Anche al “Che”ntro Sociale di Torbellamonaca arriva il Patrimonio a battere cassa e intimare la ripresa dei locali se il pagamento non dovesse essere effettuato.

In data 11 Aprile 2015 è stata recapitata, al “Che”ntro Sociale di Tor Bella Monaca, la lettera del Dipartimento Patrimonio, Direzione Gestione Amministrativa, U.O. Concessioni Locazioni, Servizio Gestione Patrimonio in Concessione di Roma Capitale che, attraverso la firma e la figura del Dirigente Dott. Carlo Maria L’Occasori, chiede entro meno di un mese cifre enormi e ingiustificate di affitti ed arretrati. Come è accaduto per molti altri spazi sociali romani, anche Tor Bella Monaca, non viene risparmiata dal Dipartimento del Patrimonio che chiede affitti e arretrati da saldare entro 20 giorni dalla missiva per non incorrere nelle procedure di avvio al recupero dell’immobile in questione, senza tener in alcun modo in considerazione gli oltre 20 anni di storia dell’associazione e senza, piuttosto, ringraziare e ripagare il lavoro ed il presidio sociale che spazi e strutture come questa offrono a territori, anche di estrema e abbandonata periferia, privi di altri stimoli culturali e sociali, con alle spalle decenni di storia e vissuto.

Il Patrimonio afferma che alla data del 31/12/2015 risulta a carico dell’ Associazione Culturale EL “Che”ntro una morosità pari ad € 260.740,65 quale indennizzo d’uso al 100% del valore di mercato. Tale somma dovrà essere corrisposta tramite versamento al Dipartimento Patrimonio, P.za Giovanni da Verrazzano, 7 entro 20 giorni dalla consegna di questa lettera; il “Che”ntro Sociale però non intende riconoscere nè pagare alcun arretrato, poco chiaro e non legittimamente motivato, ma solo un giusto canone mensile concordato.

Il “Che”ntro Sociale non cede a questo nè a futuri ricatti, e risponde come segue alla lettera ricevuta: 1) Quando nel 2008 venne firmato il contratto di affidamento presso il Dipartimento Patrimonio del Comune, l’Associazione Culturale dichiarò da subito di non avere finalità di lucro e di rivolgere le sue attività sociali al territorio, molte delle quali Patrocinate dallo stesso Comune e dal Municipio, altre in collaborazione con le scuole del quartiere, con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, con associazioni culturali del quartiere, collaborazioni con la Asl (dipartimento Psichiatria Infantile), con il Tribunale dei Minori (nel caso di ragazzi problematici accolti presso l’associazione). Il tutto, per nostra scelta, a titolo gratuito e senza contributi di alcuna istituzione pubblica.

Gli unici bandi ai quali la nostra Associazione ha partecipato (e vinto) erano indetti dall’ Unione Europea ed includevano progetti per l’animazione e lo sviluppo culturale del territorio. In definitiva l’Associazione ha sviluppato attività ed iniziative sociali e culturali di cui in gran parte avrebbe dovuto farsi carico l’Amministrazione. L’Associazione Culturale El Chentro si è limitata a riempire il vuoto di chi avrebbe dovuto compiere il proprio dovere nei confronti dei cittadini, senza alcun contributo economico. Si rende noto inoltre che a tutt’oggi le attività dell’Associazione continuano a giocare un ruolo importante per i cittadini essendo per la quasi totalità gratuite e gestite da volontari in locali messi a disposizione liberamente al pubblico. Tutto questo è documentabile presso il Municipio VI.

2) Durante la firma dell’atto fu chiarito che l’Associazione avrebbe pagato la cifra pattuita del canone di locazione (pari a circa 217, 00 €), perciò non è chiara la motivazione degli arretrati che l’Associazione stessa dovrebbe risarcire. Nel momento in cui tali motivazioni verranno rese note e ritenute plausibili si provvederà in merito. Si comunica che in ogni caso non sono mai stati fatti pervenire all’Associazione i bollettini con il numero di conto corrente per effettuare il versamento.

3) Alla fine del 2014, data la mancanza di comunicazioni dal Dipartimento Patrimonio, l’Associazione ha inviato una email ed una lettera allo stesso in cui si chiedevano aggiornamenti. Nel Marzo del 2015 due funzionari del Dipartimento Patrimonio, recatisi presso la sede dell’Associazione, consegnano una la lettera con data 5 Marzo 2015 prot. n° 5395 (copia identica di una precedente missiva già recapitata del 6 Febbraio 2015) in cui si dice che l’Associazione è morosa dell’importo complessivo del canone e degli arretrati.

L’Associazione risponde con una lettera protocollata al Dipartimento Patrimonio del Comune a P.za Verazzano, il 30/3/ 2015 prot. n° 7761, in cui ribadisce le sue intenzioni circa il pagamento delle somme richieste e segnala la mancanza del bollettino, rimanendo a disposizione per verificare il tutto e arrivare ad una equa soluzione in merito agli arretrati. L’ Assessorato Patrimonio ha comunicato che sarebbe stata presa in considerazione la questione e fatto un incontro. Nel frattempo che si aspettava è caduta la Giunta Marino. Aspettando siamo arrivati ad oggi e alla lettera dell’Assessorato Patrimonio notificata dai vigili del Municipio il giorno 11/4/2016 (la lettera partita dal Dipartimento porta data 7 Marzo 2016 prot. 5462), nella quale si chiede all’associazione di pagare 1050 € mensili dal 1993 ad oggi, una cifra spropositata se si fa riferimento al tipo di attività che El “Che”ntro sociale sviluppa, già ampiamente esplicate nel punto 1.

Il “Che”ntro sociale si rende perciò disponibile a concordare una soluzione ed a fare luce una volta per tutte sulla ragione d’essere della questione e degli arretrati, accettando quindi il solo ed unico pagamento degli importi del canone di locazione sul conto corrente predisposto, finalmente, nell’ultima lettera comunicato, ma ribadendo che non intende interrompere attività e operato nel territorio dove lavora dagli anni ’90 nè oggi nè in futuro.

I compagni e le compagne del “CHE”ntro Sociale di Tor Bella Monaca

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