TERRITORI

Giù le mani dai movimenti!

Questa mattina da Milano a Torino: perquisizioni, arresti, misure cautelari.

Questa mattina la Procura di Torino ha notificato ad attivisti del movimento studentesco e del movimento No Tav delle pesanti misure cautelari per le contestazioni al sindaco Fassino in occasione dello scorso primo maggio. Due compagni sono stati tradotti agli arresti domiciliari, una decina è sottoposta ad obblighi di dimora e firma, altri ancora denunciati. A sei mesi di distanza arriva puntuale la vendetta della procura e dell’amministrazione cittadina targata Pd che non tollera la presenza in città di movimenti che dicono no all’alta velocità e che dicono no alle politiche d’austerità e sacrifici.

A Milano invece all’alba sono state perquisite le abitazioni di diversi studenti che animarono in prima fila la giornata di sciopero europeo del 14 novembre, giornata in cui in tutto il paese scoppiò la rabbia dei giovani e degli studenti a fronte delle politiche governative e che è stata segnata dagli arresti e le cariche feroci a Roma. Nelle case degli 8 attivisti, alcuni dei quali minorenni e che sembrano indagati per aggressione a pubblico ufficiale e lancio d’oggetti, la digos e la polizia hanno cercato indumenti utili ai riconoscimenti e oggetti che potessero essere ricondotti ad una condotta di piazza violenta.

Leggi la cronaca multimediale di Milano In Movimento
Il comunicato di LabOut – Unicommon Milano
Sugli arresti di Torino da InfoAut
Comunicato del NetWork Antagonista Torinese
Il comunicato di solidarietà di Anomalia Sapienza – Unicommon Roma