ROMA

Genuino clandestino, contro ogni monocultura

Ritorna a Roma dopo cinque anni l’incontro di Genuino Clandestino, nei giorni 18 e 19 ottobre al Forte Prenestino il movimento di Genuino Clandestino si confronterà su molteplici tematiche proposte dalla rete locale che ospita l’incontro, il connettivo terra/TERRA

Ritorna a Roma dopo cinque anni l’incontro di Genuino Clandestino, nei giorni 18 e 19 ottobre al Forte Prenestino il movimento di Genuino Clandestino si confronterà su molteplici tematiche proposte dalla rete locale che ospita l’incontro il connettivo terra/TERRA, il 20 si concluderà come di consueto con una festa mercato in piazza nel quartiere dove si svolgerà l’incontro. Abbiamo intervistato Filippo del connettivo.

Cos’è Genuino Clandestino? Questo movimento in realtà è una rete di reti che a livello nazionale e non solo, prova a mantenere un dibattito aperto e uno scambio di pratiche costante, gli incontri sono semestrali e vedono nodi territoriali da varie regioni del paese riflettere e mettere in comune pratiche non solo contadine ma anche di difesa del territorio da devastazioni e nocività.

Quali sono i temi scelti per questo incontro? Contro ogni Monocultura / Dai campi alle città / Dalle pratiche alle menti /

Contro devastazioni e inquinamenti, questo sarà il titolo di questo incontro autunnale del movimento. In due giorni la sfida sarà quella di confrontarsi con le realtà di resistenza cittadina, nell’assemblea del venerdì, mentre il sabato ci sarà un tentativo di unire le riflessioni dei tavoli di lavoro tradizionali del movimento (comunicazione, modelli di garanzia partecipata, mutuo aiuto, etc) con una sperimentazione di tavoli ristretti che rifletteranno su due macro aree: 1) Relazioni e cura nei contesti politico e territoriale. Un confronto tra città e campagna. 2) Cura e custodia dei territori (Autoderminazione contro le nocività).

L’esigenze che portano fin qui sono varie, la prima di tutte è quella di portare più persone a esprimersi senza timore di proporre pratiche di resistenza dai tarritori e poi, ci si augura, a livello nazionale. Dal punto di vista tematico, allo stesso modo, la rete di terraTERRA ha focalizzato l’attenzione sulle relazioni, partendo dalla relazione e la cura del sé, fino ai contesti collettivi, alle dinamiche di relazione di genere nella quotidianità urbana e rurale, al confronto con contesti collettivi allargati, come le relazioni con i comitati contro le nocività.

Perché questi bisogni di confrontarsi? L’opinione diffusa è che in contesti contadini e cittadini, spesso ci si possa appiattire su emergenze; confronti in cui, le agende degli altri sono più importanti delle tue, in cui l’esigenza di un collettivo vengono messe da parte per rincorrere questa o quella minaccia. Bene, la sfida di costruire comunità territoriali resistenti ma anche di proposta per territori nuovi, significa ascoltarsi, proporre, discutere partendo dalla quotidianità, dai limiti e dalle autocritiche, dalle strategie da mettere in campo in territori che progressivamente in questa fase finale del capitalismo saranno attaccati per raccogliere le briciole di profitto in questo sistema di autodistruzione di massa.

Domenica cosa è programmato? Come ogni incontro ci sarà un mercato contadino, ma anche in questa edizione si sarebbe voluto prendere una piazza. Stiamo parlando però di un momento non proprio favorevole, oltre ai vari decreti sicurezza del governo giallo verde, dopo quest’estate abbiamo avuto anche la delibera della giunta Raggi che criminalizza ulteriorimente le pratiche di genuino clandestino introducendo anche lo strumento del daspo urbano a discapito di chi vende senze adeguate autorizzazioni. Troppe difficoltà per una edizione che punta alla costruzione di riflessione collettiva  su tematiche che spesso non si ha avuto il coraggio di affrontare.

Nessun piccolo contadino può permettersi di essere a “norma di legge” se non snaturando i propri concetti di modalità produttiva o di produttività. Dunque meglio illegali che schiavi dello sviluppo e della cieca crescita. Seguiranno anni complessi per il movimento e ci saranno nove occasioni per ritornare in piazza più organizzati di prima.

 

L’appuntamento sarà venerdì e sabato al Forte Prenestino, il venerdì si partirà alle 17.00 con l’assemblea pubblica: Qual è il rapporto oggi fra resistenze contadine e cittadine?

Quali esperienze virtuose? quali difficoltà? quali i legami futuri e possibili alleanze?

Questo invito esplicito a tutte le realtà cittadine e contadine di confrontarsi su un livello di progettazione futura delle resistenze riconosce il ruolo fondamentale della resistenza e della proposta di percorsi di autodeterminazione in un contesto sempre più complesso e soffocante.

Invito che si rinnova per la domenica al forte prenestino con libri, musica, radio popolare e tanto altro.

Il programma è consultabile sul sito www.genuinoclandestino.it o https://www.terra-terra.it/2019/10/09/arriva-a-roma-genuino-clandestino/.