PRECARIETÀ

E’ iniziata l’era del costo zero

Leggi anche Verso una definizione di Beni Culturali come Beni Comuni

Giovedì 27 novembre é stato bloccato simbolicamente col nastro rosso l’entrata dei Musei Capitolini. Contro il jobs act, lo sfruttamento ed il lavoro volontario […] anche gli archeologi dopo il 14 novembre continuano a incrociare le braccia in questo lungo sciopero sociale! È finita l’era delle trattative e degli accordi, nella retorica del “costo zero” è iniziata la “nostra era a costo zero” in cui costruire percorsi di riappropriazione di welfare indiretto (come gratuità di mostre,spettacoli ed eventi culturali, ma anche di trasporti e servizi)e di sottrazione dai tempi di lavoro non retribuiti.

Archeologi nel Social Strike

Di seguito il comunicato di lancio dell’assemblea di martedì 2 alla Sapienza

Lavorare gratis? Oggi si deve.

Affidereste mai la vostra salute a un volontario le cui uniche competenze sono una grande quanto ingenua passione per il corpo umano? Noi crediamo di no. Pochi giorni fa sulle mura di un noto museo milanese campeggiava una scritta che recitava così “La cultura non si cura con dottori volontari”. Mai frase potrebbe essere più calzante per commentare l’operazione della sovrintendenza di Roma che ha indetto un bando per lo svolgimento di servizi di volontariato da attuarsi presso musei ed aree archeologiche e monumentali. L’istituzione municipale porta avanti una politica di gestione dei beni culturali che sotto la parola d’ordine del costo 0 di fatto promuove e obbliga forme di lavoro non retribuito.Il bando della sovrintendenza è un esempio di esportazione di un modello consolidato da anni nelle università con stage e tirocini. Si sta cercando di far diventare paradigma a livello nazionale un attacco, neanche troppo velato, che da anni subiamo all’interno del mondo della formazione e della ricerca. E’ un attacco che squalifica le nostre competenze, il nostro sapere, la nostra formazione già di per sé dequalificata all’interno dell’era universitaria post-Gelmini e del merito. Il volontariato non è una soluzione per ovviare a carenze strutturali in questo periodo di crisi, è piuttosto una sfrontato tentativo di sfruttamento. E’ drammaticamente evidente come il “modello Expo”, di cui il governo Renzi si fa orgoglioso promotore, si stia diffondendo a macchia d’olio: lavorare gratis si può, anzi si deve. Mai come in questo momento risulta necessario rispondere a questo attacco rifiutando qualsiasi forma di lavoro non retribuito, rispendendo al mittente i loro bandi. Perché la cultura non si cura con la pura volontà. Perché nessuno mai deve lavorare gratis.

ASSEMBLEA PUBBLICA MARTEDI 2 DICEMBRE ORE 15.00 AULA VI FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA – LA SAPIENZA