DIRITTI

Da Roma a Treviso: l’offensiva di Lega e fascisti contro i migranti

A Treviso nei giorni scorsi i primi focolai di razzismo con il governatore Zaia che soffia sul fuoco del razzismo e dell’intolleranza. A Roma stamattina l’iniziativa di Casapound contro i rifugiati, mentre in Veneto 40 antirazzisti venivano arrestati

È cominciata alcuni giorni fa l’offensiva contro i migranti a Treviso. Il casus belli è stato il trasferimento di un centinaio di migranti in un centro residenziale di Quinto di Treviso, che ha scatenato la protesta di una parte dei residenti del luogo, spalleggiati dai neofascisti di Forza Nuova. Nella notte tra mercoledì e giovedì sono stati dati alle fiamme letti, materassi ed altre suppellettili destinate al centro di accoglienza. Immediatamente il governatore Zaia è sceso in campo al fianco delle proteste razziste dichiarando che avrebbe “dichiarato guerra al prefetto” perché i migranti “se ne devono andare”.

Stamattina invece è scesa in piazza la Treviso solidale e antirazzista, che ha indetto un presidio di solidarietà coi migranti, cui nei giorni scorsi era stato impedito anche l’arrivo dei generi alimentari da parte dei militanti di Forza Nuova. Un presidio partecipato e pacifico che ha deciso di occupare in segno di protesta l’atrio della prefettura. I manifestanti si sono seduti a terra bloccando in segno di protesta l’atrio della prefettura. La risposta non si è fatta attendere, con l’intervento della celere, capitanata dal questore Cacciapaglia in persona, che ha trascinato via circa quaranta attivisti, caricandoli sui blindati e trasportandoli in questura.

Quasi contemporaneamente a Roma, nel tranquillo quartiere residenziale fatto di villini a schiera di casale San nicola – vicino l’Olgiata – un gruppo di residenti assieme ai neofascisti di Casapound, ha messo in atto un blocco stradale nel tentativo di impedire a diciannove migranti di raggiungere una ex scuola, in cui avrebbero dovuto alloggiare. All’arrivo dei migranti i fascisti si sono schierati cercando di impedire il passaggio dei mezzi di trasporto, ma sono stati allontanati dalla celere. Non sembra affatto casuale la coincidenza tra i fatti di Treviso dove il governatore Zaia si è apertamente schierato in favore degli attacchi nei confronti dei migranti e i fatti di oggi a Roma, dove gli sgherri di Casapound hanno inscenato la loro protesta xenofoba. Il tutto nel silenzio delle istituzioni e del Partito Democratico, troppo impegnato a gestire la connivenza di un pezzo dei suoi apparati con Mafia Capitale per difendere i rifugiati cui spetta, di diritto, accoglienza e solidarietà.