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Burlesque: risvegliate la strega che è in voi!

Il 13 aprile torna a Esc Atelier l’appuntamento più atteso dell’anno: sedici artiste da tutta Italia ed Europa si esibiranno per il Burlesque Riot. Una di loro, Giuditta Sin, ci spiega, risalendo all’esempio delle pratiche di stregoneria, perché fare burlesque non implica la mercificazione del corpo, ma invece la sua libera espressione

Lo scorso 26 marzo si sono celebrati presso il Salone Margherita di Roma i 10 anni dall’apertura delle prime scuole di Burlesque in Italia. Da allora tanto glitter è stato sparso sui palchi di tutto il paese e tante piume hanno solleticato la fantasia di coloro che si sono lasciate affascinare da questa antica arte. L’aumento dell’interesse e la crescente richiesta hanno fatto nascere corsi e aprire scuole un po’ ovunque, da Milano a Catania. Il Burlesque non è soltanto bello da vedere. È bello da fare e da insegnare.

Il Burlesque o lo si ama o non lo si ama, anche se odiarlo fino in fondo è davvero impossibile.

C’è comunque chi riesce a vedere in esso una pura forma di esibizionismo o l’ennesima occasione per una donna di mostrare la “mercanzia”, in un mondo che ha già scontato e inglobato il  passaggio da donna-oggetto a donna-merce. Ma chi sono queste donne? Queste ventenni, quarantenni, cinquantenni, settantenni che decidono di divertirsi mostrandoci sprezzantemente  tutti i loro “prodotti”?

Perché lo fai? Chi non si è mai posto questa domanda trovandosi di fronte all’amica che si esibisce in spettacoli o si iscrive a un corso di Burlesque?

Ho avuto il piacere, come insegnante di Burlesque, di conoscere moltissime donne e l’onore di ricevere  la loro fiducia. Le motivazioni che hanno portato me, come molte mie colleghe, a intraprendere questo percorso facendone una professione sono state principalmente artistiche  e sono rimasta io per prima stupita dalla capacità  che ha avuto e che ha quest’arte di parlare alle donne e di risvegliare impulsi e curiosità troppo a lungo sopiti.

Quali sono le ragioni che spingono donne, fra loro così diverse per provenienza, background, professione ed età, a frequentare un corso di Burlesque? Le risposte, per quanto diversificate, hanno tutte un comune denominatore.

Quasi tutte raccontano prima di tutto di essersi volute fare un regalo e di essere alla ricerca di qualcosa che potesse farle riconnettere alla loro femminilità con leggerezza e ironia.

Non più mamme, professioniste o casalinghe, ma semplicemente donne.

In molte raccontano di aver trovato grazie al Burlesque, il modo di conoscere, apprezzare e valorizzare aspetti di se stesse da sempre soffocati da un’educazione troppo severa.

Quasi tutte le donne raccontano  di essere alla ricerca di uno spazio in cui essere solo se stesse. Orgogliosamente se stesse, imparando a non giudicarsi e a fregarsene dei  giudizi altrui.

Un altro interessante aspetto è stato lo scoprire il desiderio di condivisione e di complicità fra donne.

Ascoltandole tornano in mente le danze segrete delle streghe. Se si escludono le assurdità presenti nei processi di stregoneria, dovuti al ricatto delle torture cui le streghe erano sottoposte, si può trovare traccia dei rituali che fanno sentire alle partecipanti la sintonia e l’uguaglianza tra loro. Così ne parla Irina Naceo nel libro, Delle antiche danze femminili:

«In effetti l’agitare e il far muovere una certa energia erotica dentro di sé, assimilabile a un amoroso fuoco, come avveniva durante le danze, o il mescolare tale energia, come succedeva forse durante i riti di accoppiamento sacro, era probabilmente uno dei mezzi con cui le streghe ritrovavano la libera essenza della donna primordiale, così come da sempre avevano fatto le donne per coltivare e sentir vibrare dentro la propria intimità la purissima potenza erotica femminile, al di là di qualsiasi convenzione di moralità o di oscenità»

A chi contesta il Burlesque come dispositivo di vendita del proprio corpo, suggerirei di frequentare un bel corso e farvi due risate. Imparerete a osservarvi meglio, dentro e fuori, a camminare con eleganza, ad ammiccare, a travestirvi impersonando ogni aspetto della vostra personalità. A essere sexy e a maneggiare cipria e rossetto rosso. Spunteranno nei cassetti reggicalze e corsetti e sicuramente vi comprerete almeno un boa. Le ciglia finta ormai le usano tutti. Con molta probabilità vi farete nuove e folli amiche che conoscerete  a fondo… parecchio a fondo, probabilmente le vedrete conciate come nessun altro ha mai potuto vederle. In tutta la loro burlescosa magnificenza.

Dulcis in fundo potreste rischiare di amarvi un po’ di più e di essere un po’ più felici .

Siete pronte a tutto ciò?

 

Vi aspettiamo il 13 aprile per festeggiare con noi la sesta edizione di BURLESQUE RIOT presso ESC ATELIER VIA DEI VOLSCI 159
Sedici artiste da tutta Italia ed Europa, un’invasione di strane creature, bizzarre entità e spiriti indisciplinati.
Alla fine vorrete salire sul palco anche voi.
Provare per credere!

Questo articolo è dedicato alle mie allieve romane  sin sisters e catanesi di burlesque&artfusion

Per le lezioni di Burlesque con Giuditta Sin  e Gonzalo Mirabella clicca qui

*Tutte le foto sono di Igino Ceremigna e Alberto Guerri