ROMA

“È bastato seguire l’inchiostro che avevamo addosso”: il 7 aprile, inizia il Festival Free Ink

Domenica 7 aprile, al via la quarta edizione del Festival Free Ink, con Giancane, Zerocalcare, Sara Pichelli, Toni Bruno e tanti altri. Una giornata di arte e conflitto a sostegno delle lotte sociali. Abbiamo intervistato uno degli organizzatori dell’iniziativa

Come nasce il festival Free Ink?

Come tutti quelli che fanno politica avevamo bisogni di soldi per le spese legali, volevamo raccoglierli organizzando un evento che parlasse di noi. L’idea di free ink parte così, in modo spontaneo, è bastato seguire l’inchiostro che avevamo addosso. Siamo cresciuti a colpi di scritte sui muri, manifesti attaccati ovunque e striscioni al seguito di ogni occasione, ma quello che ancora di più parla di ognuno di noi, e quindi di hierba mala, sono le cose che scriviamo e che leggiamo, le magliette che indossiamo e gli scarabocchi che abbiamo sulla pelle. Inchiostro ovunque in pratica, ma non sparso a caso, anzi ragionato e significativo, che racconta le storie di ciascuno, e quindi inevitabilmente la storia di cui tutti ci sentiamo parte. Per i fumetti poi giochiamo in casa, tra di noi ci sono fumettisti di professione, quindi l’attenzione su questo mondo è sempre stata centrale, con presentazioni di testi, laboratori grafici, eventi tematici, pubblicazioni indipendenti, e un idea mai sopita di coworking e un’altra di scuola popolare del fumetto romano. Per le serigrafie è bastato spargere la voce tra tutti quelli a cui affidiamo le magliette di una campagna, di un evento o di uno spazio. Per la collaborazione con i tatuatori abbiamo chiesto prima ai nostri amici, cioè quelli che ci tatuano e con cui bazzichiamo gli stessi spazi, per poi scoprire una fantastica rete di studi che si mettono a disposizione spesso per eventi benefit legati al sostegno di lotte sociali. Non vanno certo dimenticati i gruppi, gli artisti e i dj che hanno dato ritmo all’inchiostro. Siamo arrivati così alla quarta edizione, Free ink torna a Esc dopo essere passato da Scup e Lucha y siesta, quando domenica sera Giancane avrà suonato l’ultima nota, staremo già a parlare dell’evento del prossimo anno.

 

 

 

Su quali temi si caratterizza l’edizione di quest’anno?

Il festival ha da sempre messo in connessione l’espressione artistica con i temi del conflitto e dell’apertura di spazi di agibilità e libertà; l’indagine e l’analisi rispetto alla correlazione tra cultura e trasformazione sociale, il ruolo della controcultura nel determinare spostamenti sociali e politici; il racconto delle lotte attraverso la lente creativa non per banalizzarlo ma per trovare nuove forme più dirette, incisive e di ampio respiro.

Quest’anno quindi non potevamo che ragionare attorno al tema dei nuovi dispositivi di controllo e repressione messi in campo con i provvedimenti emanati dal governo, come il recente decreto sicurezza, che si dispiega con ferocia sia nei confronti della libera circolazione delle persone sia rispetto la libertà di manifestare dissenso.

Peraltro il Festival è nato come strumento di solidarietà per sostenere le spese legali di tutte e tutti coloro che queste lotte le portano avanti con i propri corpi,  perciò quest’anno parte del ricavato sarà destinato alla campagna Stralciamo le multe – Il blocco stradale non può essere un reato.

 

Chi saranno gli ospiti?

In questa edizione al avremo tatuatori, fumettisti e serigrafi romani e non solo,fare una biografia di tutti sarebbe lunghissimo pertanto facciamo una breve lista:

Per i tatuaggi abbiamo alcuni studi romani: Caligola, Hangar Tattoo e Devi Manga Tattoo, che hanno partecipato anche alle precedenti edizioni, in più ci sono 5 tatuatori che esordiscono a free ink che sono, Tinka, Claudia Trash, Jessica De Marinis, Eleonora Hand Poked e Enrico Galli.

Per la parte fumetti quest’anno ci siamo superati e abbiamo tra i nostri ospiti artisti di profilo “mondiale”: fumettiste e fumettisti che hanno già partecipato alle scorse edizioni di free ink come Sara Pichelli, creatrice di Miles Morales, Toni Bruno, LRNZ, Grazia Lapadula Alessio Spataro, Marta Baroni, Zerocalcare, Rita Petruccioli, TheSando, Maria Chiara Gianollae nuovi ingressi Giacomo Bevilacqua di “a panda piace”, Jacopo Camagni, Virginia Salucci, Claudio Calia, Nicoletta Baldari.

Per chiudere con le serigrafie, Paspartù Serigrafie Ribelli, Serigrafia Banana, Vitagrama Serigrafia, Churma lab, Fuori Registro.

Come ogni anno la giornata sarà accompagnata dalla musica di Radiosonar.net e in serata concerto con Giancane e disegnetti live di Zerocalcare + Guest.

 

Il fumettista Toni Bruno ha disegnato la locandina del festival. Nell’immagine ci sono dei pesci liberi e vivi e uno secco nell’acquario. Cosa rappresenta?

Il pesce scheletrico nella boccia rappresenta l’isolamento emotivo e ideologico: il rinchiudersi all’interno di uno spazio considerato “sicuro” con l’illusione di essere liberi, ma privandosi così del contatto con l’esterno e degli stimoli fondamentali che vengono dall’incontro con le diversità e che permettono il benessere e la sopravvivenza. Un isolamento al quale l’attuale governo vorrebbe condannarci.

 

Ancora sul festival