DIRITTI

194: It’s time to react!

22 Maggio 1978 – in Italia viene approvata la legge n.194 sull’aborto (norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza)

22 Maggio 2014 – A A A cercasi 194 disperatamente

A 36 anni dalla sua approvazione, il testo della legge 194 è rimasto invariato, mentre si è drasticamente ridotto il numero di ospedali pubblici che ne garantiscono la piena applicazione.

Solo nella regione Lazio, più di 15 ospedali pubblici non praticano la 194, che viene quotidianamente resa inefficace dalla presenza enorme di medici obiettori (il 90% solo nel Lazio). L’obiezione di coscienza sull’aborto garantisce la carriera di molti medici, diventa la pratica più diffusa in tutti gli ospedali e di fatto impedisce a migliaia di donne di poter scegliere per sé. Di fronte agli ostacoli e alle umiliazioni che costellano il percorso all’IGV, cresce il numero degli aborti “fai-da-te” che mettono seriamente in pericolo la salute delle donne e cresce l’abisso tra classi abbienti e classi precarie laddove solo alle prime è garantito il diritto all’autodeterminazione sul proprio corpo. Se legislativamente la possibilità dell’aborto farmacologico (RU486) è già garantita da anni, di fatto essa non viene contemplata negli ospedali italiani, così come è impossibile nelle città nostrane trovare in tempi rapidi la pillola contraccettiva di emergenza.

Dalla Spagna all’Italia, passando per Grecia e Portogallo, le politiche di austerity si abbattono violentemente sui corpi delle donne.

It’s time to react!

Sul mio corpo decido io!

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#Io decido