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#15n in piazza una generazione che non si arrende

Cortei, occupazioni, azioni in tutto il paese nella giornata di mobilitazione studentesca.

Studenti e studentesse di oggi, precari e precarie di domani, sono scesi in piazza per rivendicare diritti e welfare, per opporsi alle politiche di austerità e alla manovra dei sacrifici che il governo di unità nazionale si appresta a varare ancora una volta tagliando i finanziamenti al mondo della formazione.

A Roma la manifestazione, nonostante la pioggia battente, è stata partecipata da migliaia di studenti che hanno invaso il centro della città dietro lo striscione “questo è il volto dei diritti”. Il corteo è stato poi fermato da uno spropositato schieramento di forze dell’ordine a Piazza Santa Andrea della Valle da dove gli studenti volevano raggiungere il Senato, che sta in discutendo la legge di stabilità. Alcuni momenti di tensioni e poi il corteo selvaggio è proseguito per più di un’ora per la città. Alla manifestazione hanno partecipato anche gli studenti universitari partiti dallo studentato De Lollis, dove da giorni è in corso l’occupazione delle stanze vuote da parte degli studenti aventi diritto rimasti fuori dall’offerta di alloggi ridicola dell’Adisu. Dopo un corteo interno alla Sapienza, un’azione per rivendicare il diritto alla mobilità e al trasporto pubblico bloccando i tornelli a metro Policlinico. Una giornata di lotta importante che mostra una rinnovata vitalità della mobilitazione studentesca nella Capitale, e che un gruppuscolo di neofascisti in cerca di visibilità voleva rovinare con una manifestazione provocatoria sotto la Provincia di Roma.

In migliaia in piazza anche a Milano, Napoli, Padova, Torino, Palermo, Bologna, Brescia, Pisa e in tante altre città. La giornata è iniziata molto presto a Bologna con le cariche della polizia al corteo in via Zamboni, la zona universitaria che gli studenti volevano invadere per denunciare i tagli al diritto allo studio. Più di dieci studenti sono stati feriti dalle manganellate, ma la manifestazione senza farsi intimidire è proseguita per ore bloccando i viali. Cariche anche a Napoli sotto l’assessorato all’ambiente, a Torino e Palermo sotto le sedi regionali assediate dagli studenti contro i tagli all’istruzione. A Napoli le cariche molte violente e prolungate hanno costretto decine di studenti a riparare nelle facoltà, dove la polizia scudi e manganelli in mano a scatenato la caccia all’uomo.

Le manifestazioni di oggi hanno mostrato il nesso sempre più forte tra le mobilitazioni studentesche e le lotte metropolitane. Non a caso a Pisa e Milano stati lungo il corteo occupati due spazi. A Milano l’ex Teatro Derby contro le speculazioni di Expo 2015, mentre a Pisa ad essere liberato è stata l’ex sede dell’ufficio di collocamento. A Napoli invece il corteo studentesco ha vissuto della grande mobilitazione sulla questione rifiuti anticipando il fiume in piena che riempirà domani il capoluogo campano.

Mentre i cortei in tutta Italia erano in marcia è arrivata la notizia della bocciatura della Legge di stabilità da parte di Bruxelles, che vorrebbe anche più sacrifici e misure d’austerità più dure, che continuerebbero a scaricarsi sulle fasce sociali più deboli e sui giovani scesi in piazza oggi, quelli che i governi d’unità nazionale danno già per scontato che diritti e welfare non ne avranno.