ROMA

Roma, occupiamo contro la buona scuola di Renzi

A Roma si allarga la mobilitazione delle scuole contro il progetto della “Buona Scuola” e il Jobs Act del governo Renzi. In occupazione le scuole del V e del III municipio.Nella mattinata di oggi sono state occupate numerosi istituti tra cui quelli del coordinamento III Municipio, l’Aristofane, il Nomentano, il Pacinotti e l’Archimede. In V municipio occupati il Kant, il Benedetto Da Norcia e il Francesco D’assisi, nel VII municipio l’Argan. Già la scorsa settimana la mobilitazione degli studenti medi aveva attraversato Roma sud, alcune scuole del centro. Il Machiavelli a San Lorenzo è stato occupato dalla giornata di venerdì, mentre ad aprire le danze era stato il Montessori qualche giorno prima.

La mobilitazione di oggi segna un salto di qualità nell’estensione della mobilitazione, aprendo nuovi scenari per la crescita della mobilitazione nelle prossime settimane. D’altronde la percezione di chi vive le scuole di Roma, è che i nuovi provvedimenti del governo siano in assoluta continuità con i processi di privatizzazione e precarizzazione messi in campo dai governi precedenti. [Articolo in aggiornamento]

Di seguito il comunicato del coordinamento del V Municipio:

Le numerose riforme elaborate dalla successione dei governi negli ultimi anni hanno colpito duramente l’ambito scolastico e lavorativo, ottenendo una drastica limitazione del diritto allo studio e demolendo così i principi della scuola pubblica, oltre a mortificare il mondo del lavoro, aumentando il tasso di precarizzazione già alto nei giovani e diminuendo le tutele nei confronti del lavoratore stesso.

Gli studenti ed i lavoratori hanno quindi costruito un percorso di lotta in opposizione a tali provvedimenti e alla demarcazione di un dislivello sociale che vede i poveri sempre più poveri ed i ricchi sempre più ricchi, conseguenza di un processo di crisi avviato dall’attuale e dai precedenti governi.

Riteniamo le ultime due riforme che ledono il presente ed il futuro della società, ossia il “Jobs Act” e la “Buona Scuola”, inadatte a risolvere i problemi che gravano da anni sul mondo dell’istruzione e del lavoro.

Ci poniamo quindi in modo critico contro:

-La privatizzazione, che affossa realtà già drammatiche all’interno della scuola pubblica italiana e limita la facoltà decisionale dello studente e la sua partecipazione attiva alla vita scolastica

-Il conseguente e sempre maggiore finanziamento degli istituti privati, che è in contrasto con l’articolo 33 della Costituzione

-L’eliminazione in sede di maturità della terza prova a favore delle prove INVALSI, che riteniamo uno strumento inadeguato per la valutazione dello studente al fine della sua crescita personale

– Un sistema di classificazione delle scuole che tende a creare disparità ancora più evidenti fra classi sociali, soprattutto dal punto di vista economico-culturale, e che va ad aumentare le problematiche a livello sociale di contesti periferici e già abbandonati a loro stessi

Per questi motivi noi studenti ci riappropriamo delle nostre scuole, con l’obiettivo di rivalutarle per mezzo di iniziative e corsi, e coinvolgendo i nostri territori nel percorso di opposizione ai continui attacchi nei confronti dei diritti e della dignità dei principali motori della società: studenti e lavoratori.