DIRITTI

Nunzio e Marco liberi subito!

25 settembre: ore 18,30 presidio a Regina Coeli e ore 20.30 Nuovo Cinema Palazzo assemblea per il Diritto alla città.
Di seguito il video della conferenza stampa e gli aggiornamenti sugli arresti.



Centinaia di persone hanno affollato la sala al quarto piano della sede del VII municipio a Cinecittà, per portare la propria solidarietà a Marco Bucci e Nunzio D’Erme, attivisti del territorio e dei csoa Spartaco e Corto Circuito tradotti questa mattina agli arresti. Se Marco si trova ai domiciliari Nunzio è stato invece tradotto nel carcere romano di Regina Coeli.

I fatti a cui fanno riferimento i provvedimenti di custodia cautelare sono avvenuti lo scorso 21 maggio, quando proprio nella sede del VII municipio si teneva un’iniziativa pubblica contro l’omofobia e l’educazione sentimentale nelle scuole, promossa da associazioni, realtà di base del territorio e a cui erano presenti diversi esponenti delle istituzioni, tra cui la parlamentare di Sel Celeste Costantino. Proprio in questo contesto, come già avevano annunciato sulle loro pagine web, si sono presentati diversi esponenti dell’organizzazione integralista e neofascista Militia Christi con l’obbiettivo di provocare ed aggredire.

L’avvocato Marco Lucentini è intervenuto in diretta telefonica per chiarire la gravità del dispositivo giudiziario messo in campo. Per Marco, giovane attivista incensurato, si figura il reato di resistenza semplice con un gravità fuori dal normale: il magistrato infatti motiva le misure cautelari prefigurando già una condanna superiore a tre anni, oltre a chiedere la sospensione della condizionale per fargli scontare l’eventuale residuo di pena in carcere. Per Nunzio invece, accusato di resistenza, procurata evasione e lesioni, viene comminata la custodia cautelare in carcere motivandola con il ruolo di militante politica dei movimenti sociali che da decenni svolge in questa città, nelle strade e nelle piazze ma anche come consigliere comunale. Proprio per questo suo ruolo di primo piano Nunzio sarebbe in grado di “inquinare le prove”. Come se non bastasse l’agente di polizia a cui sarebbero state inferte delle lesioni ha ricevuto in un primo momento tre giorni di prosognosi in ospedale, ma dopo quattro giorni lo stesso agente è tornato a farsi visitare da un medico della polizia ottenendo ben 40 giorni di prosognosi.

“Arresti ad orologeria” hanno detto in molti, che arrivano all’apertura di una stagione di rinnovato conflitto sociale a Roma e nel paese, arrivano dopo l’assemblea della scorsa settimana che ha riempito con centinaia di persone un’assemblea al Nuovo Cinema Palazzo e il successo dello Strike Meeting. Il clima in cui arrivano questi arresti, è stato poi sottolineato, è fatto di arresti e misure punitive verso gli attivisti (vedi le inchieste contro il movimento No Tav e i movimenti di lotta per la casa, con Luca e Paolo ancora agli arresti domiciliari da mesi), come di sgomberi di spazi sociali e occupazioni abitative.

La volontà espressa dalle centinaia di persone presenti è quella di tornare nelle piazze ancora con più forza, senza fare passi indietro ma continuando invece a batterci contro il governo Renzi e per costruire una città diversa da quella che sta disegnando il Sindaco Marino. Durante la conferenza stampa è intervenuta anche Susi Fantino (presidente del VII municipio) mentre Celeste Costantino ha inviato una nota di solidarietà.