DIRITTI

Nassau: uno nuovo spazio occupato a Napoli

Studentesse e studenti, medi e universitari, occupano uno spazio dell’università abbandonato al degrado per costruire un nuovo spazio di socialità e sapere critico.

In via Mezzocannone 16, nel cuore della zona universitaria di Napoli, sorge un edificio dell’Ateneo Federico II. Al primo piano del palazzo troviamo gli ex laboratori sperimentali di chimica e biologia, abbandonati da 7 anni al degrado e all’abbandono. Lo scorso 22 marzo studentesse e studenti, universitari e medi, hanno dato vita ad un nuovo progetto sociale aprendo questi laboratori dismessi, e avviando un lavoro di riqualificazione ed autorecupero. Il nome del progetto è Lab Nassau (Napoli Spazio Studentesco Autogestito), l’obiettivo è dare vita a delle aule autogestite, degli spazi di coworking, e dei luoghi dove gli studenti possano confrontarsi e condividere. Il progetto nell’immediato porterà alla creazione di aule studio, una biblioteca autogestita di testi accademici, una sede per il lavoro di editoria e videomaking, e molto altre idee attinenti all’autoformazione, alla socialità e all’autoproduzione.

In queste prime settimane sono state rese accessibili alcune aule, mentre altre sono state completamente chiuse per la presenza di materiali tossici, e una bassa percentuale di amianto in alcune superfici dello spazio. Per questo gli occupanti si stanno già attrezzando per lo smaltimento e la messa in sicurezza e la riqualificazione dei locali. È stata già avviata una vertenza con il Rettorato per la riqualificazione dei laboratori, soprattutto chiarificazione sui fondi europei stanziati per lavori di riqualifica dell’intero edificio, ma di cui non è mai stato reso noto l’utilizzo. Nell’attesa di una risposta dalle istituzioni, l’occupazione e i lavori continuano. Dopo aver isolato gli ambienti a rischio, gli studenti e le studentesse del collettivo Nassau proseguono nell’allestimento di questo nuovo spazio di socialità e aggregazione, affinché dopo anni di abbandono e di assenza di politiche, possa diventare un punto di riferimento per chi, all’interno dell’ Università, senta la necessità di condividere saperi, sperimentare pratiche di autoformazione e mettere in campo progetti politici e culturali.

Ci spiegano nella video intervista il progetto: Lorenzo, studente dell’Università Orientale E Alessandra, studentessa del liceo classico Vittorio Emanuele.