TERRITORI

Napoli, una compagna accoltellata dal marito

Pubblichiamo questo comunicato di solidarietà scritto dalla Campagna per il diritto all’abitare Magnammece ‘O Pesone su un fatto molto grave avvenuto in una delle sue occupazioni: una donna, Carla, è stata accoltellata dal marito, e adesso si trova in ospedale

Domenica è avvenuto un fatto molto grave: in uno dei palazzi occupati che fanno parte della campagna abitativa “Magnammece o pesone”, una donna è stata accoltellata dal marito. Carla adesso si trova in ospedale, fortunatamente non in pericolo di vita: qui di seguito, il comunicato di solidarietà scritto dai suoi compagni in merito all’orribile accaduto.

Con Carla contro la violenza maschile!!

Nella giornata di domenica, all’interno di una famiglia che vive in uno dei palazzi occupati che fanno parte della campagna “Magnammece o pesone” c’è stata la vile e gravissima aggressione di un uomo (il marito) su Carla, una nostra compagna! Un’aggressione armata di coltello, un vero e proprio tentativo di femminicidio che non è andato in porto solo per il coraggio e la resistenza di Carla e poi per l’intervento di altri abitanti del palazzo che hanno respinto l’aggressore (poi arrestato) e soccorso la vittima. La quale è stata ricoverata in chirurgia d’urgenza, per fortuna lucida e non in pericolo di vita ma con serie ferite da taglio, una frattura al braccio e altre lesioni che fanno tenere la prognosi ancora riservata. Alle spalle una storia pregressa con altre violenze, stalking e ricatti psicologici e il tentativo di Carla di lasciare quest’uomo, con un percorso che abbiamo cercato nei mesi scorsi di accompagnare con il dovuto supporto umano e legale, sicuramente con insufficienze, cercando di non sovradeterminare le sue scelte e la sua volontà.

Siamo consapevoli (e purtroppo lo confermano le cronache) che il sessismo, la violenza di genere e la violenza familiare, fino al femminicidio non sono certo una specificità di chi come noi vive in emergenza abitativa o di una certa composizione di classe, ma sono diffuse in tutta la nostra società e nei diversi strati sociali e, anzi, vivere con altre persone e non in una casa privata le ha probabilmente salvato la vita. Tuttavia non vogliamo né possiamo nascondere che quel che è accaduto a Carla rappresenta un trauma e uno shock profondo per tutta la nostra comunità, ancor più che la persona ferita è una sorella e una compagna da tutt* conosciuta per il suo impegno e il suo protagonismo nelle lotte sociali. Il grande affetto e la piena solidarietà verso di lei, la lunga fila di abitanti e attivisti del movimento che sono accorsi in ospedale in queste ore per starle vicini è il punto da cui ripartiamo.

Il dramma che è esploso domenica ci interroga invece più dolorosamente sulle nostre comuni responsabilità, su come combattere il maschilismo e il sessismo, su come supportare chi subisce violenza morale e materiale, sulle dinamiche della cura e dell’educazione affettiva all’interno delle comunità abitative e in generale delle realtà sociali e territoriali in cui siamo immersi. Non solo sul piano della mobilitazione collettiva con la partecipazione a momenti importanti come la manifestazione nazionale del 26 novembre a Roma contro la violenza maschile. Ma in senso più complessivo sui percorsi necessari alle nostre esperienze per far sentire sempre e fino in fondo solidarietà e vicinanza a chi subisce un clima di intimidazione e di oppressione, per sostenerne collettivamente il protagonismo e le dinamiche di liberazione “prima” che l’oppressione sfoci in tragedia.

Nel ribadire con forza che i maschilisti e i sessisti non devono mai “sentirsi a casa” da nessuna parte, che a loro va tutta la nostra rabbia profonda, prendiamo anche atto dei nostri limiti, delle contraddizioni, della non autosufficienza, dell’importanza di allargare questo confronto anzitutto con tutte le realtà di donne e di compagne che si autorganizzano contro la violenza di genere e la violenza familiare e in generale con quante e quanti vogliono affrontare le profonde lacerazioni che questi comportamenti producono nella nostra vita quotidiana. Con Carla che presto ritroveremo più forte che mai nelle lotte e nella vita di ogni giorno! Nunca mas!