TERRITORI

Lo strazio del Carrubo

Il fuoco. Il fuoco c’è tutti gli anni dal 1980 da quando si è costituita la Riserva naturale orientata dello Zingaro in provincia di Trapani in Sicilia, dopo la grande battaglia dei siciliani per proteggere dalla speculazione edilizia questo paradiso ancora selvaggio.

Tutti gli anni brucia, quando c’è lo scirocco, un vento caldo che alimenta il fuoco e che lo fa propagare, si sa.

Ma ad accenderlo il fuoco non è lo scirocco, ma la mano umana.

Qualche volta sono stati accusati gli stessi Forestali precari, che volevano dimostrare la necessità e l’importanza del loro lavoro (il lavoro stesso è necessità). Altre volte sono stati accusati i Pastori che hanno bisogno dei pascoli  rigenerati (anche gli animali – pecore e mucche devono mangiare). Altre volte sono stati accusati i troppi conigli che rovinano  le colture per l’assenza dei cacciatori (a sostegno della caccia). In ogni caso, in molti senza dirlo hanno capito che il fuoco acceso aveva il potere di produrre svolte politiche anche nelle amministrazioni locali; la mafia di questo è sempre stata consapevole.

La Riserva in principio è stata osteggiata ma poi i molti si sono accorti di che avrebbe prodotto altro tipo di lavoro; in parecchi hanno costruito così la propria fortuna. Buona pare anche la rendita della stessa Riserva che è gestita dalla Forestale della Regione Sicilia. Gli introiti del biglietto d’entrata però dove vanno a finire? Perché ci si lamenta che non si possono fare assunzioni e migliorie per assenza di fondi?

E ancora il dilagare dei ristoranti, degli alberghi, delle pizzerie e altri commerci vari, che da piccoli che erano qualche anno fa sono diventati grandi e così tutto l’indotto nel territorio  da Capo San Vito a Scopello a Castellammare del Golfo, Trapani compresa.

Il fuoco è salito da vari punti dalla parte di Castelluccio, la parte sud, e ha preso la metà della montagna dello Zingaro lasciando dietro di sé un deserto di vegetazione e la morte di Carrubi e di alberi della Manna secolari, come di animali e  insetti (nella Riserva ci sono allevamenti di api che producono miele curativo).

Ci si pone oggi una domanda: questa volta il fuoco chi lo ha acceso? Questa volta è una strategia a livello nazionale? Il fuoco sembra fare politica e politica anche di livello nazionale. Il fuoco comanda la politica, il fuoco non vuol solo la Riserva ma vuole decidere per noi tutti. Tutta l’Italia è attaccata dal fuoco, l’obiettivo è la Democrazia.