DIRITTI

La vita siamo noi. Voi fatevene una! Nessuna marcia sui nostri corpi!

Tra ieri e oggi in alcune zone di Roma sono comparsi degli striscioni per ribadire a gran voce la nostra opposizione alle parate tristi che vengono organizzate anno dopo anno dai soliti soggetti che mettono enfaticamente in scena il tentativo di voler occupare e dominare i nostri corpi e la nostra sessualità, sbandierando il vessillo della “normalità” che si traduce in un rifiuto di ogni forma di vita “deviata”. Pagliacciate che ritrovano uniti fascismo e cattolicesimo. Contro ogni Marcia sulla Vita #ioDecido!

Leggi il comunicato della Rete cittadina #ioDecido

Il 4 Maggio Roma sarà di nuovo invasa dalla Marcia per la Vita: la sfilata “benpensante” che ogni anno, intorno alla ricorrenza dei referendum sul divorzio e sull’aborto, ribadisce l’avversione alla libertà di scelta in merito a sessualità e maternità .

Ci piacerebbe strizzare l’occhio all’inconfessato feticismo per il feto – fet(o)cismo? – di questi “buffi” figuri, se non si ostinassero ad utilizzarlo come maschera per nascondere il peggior sessismo e la peggiore omofobia. Siamo ben consapevoli che il Popolo per la vita rappresenta la punta dell’icerberg delle politiche che ambiscono a eleggere la famiglia come principale sistema di welfare e unica strada percorribile per sopravvivere alla crisi, quando spesso essa stessa si rivela luogo principale di violenza e sopraffazione.

Anno dopo anno, questi soggetti mettono enfaticamente in scena il tentativo di voler occupare e dominare i nostri corpi e la nostra sessualità, seguendo il tracciato di una più ampia politica di “educazione alla maternità”(?)rivendicata dalla Ministra della Sanità, dello svuotamento della legge 194 attraverso l’obiezione di coscienza, dello smantellamento del welfare – che ci respinge ovvero ci costringe a restare all’interno della famiglia – e delle politiche di austerità che costringono i nostri corpi e i nostri desideri dentro spazi di libertà sempre più ridotti.

Che l’eterosessualità e la maternità imposta (anche quando indesiderata), la famiglia, la coppia non siano l’unico orizzonte del possibile non sentiamo nemmeno il bisogno di ripeterlo: le nostre vite eccedenti lo dimostrano quotidianamente. Non ci stupiamo che a una strenua difesa della Vita con la V maiuscola non corrisponda un’altrettanta risoluta battaglia per le vite di tutte e tutti: sappiamo bene che le politiche di controllo dei corpi – di cui la Marcia per la vita rappresenta il volto folkloristico e improbabile – sono in realtà l’altra faccia della ristrutturazione mortifera del neoliberismo.

Loro difendono il feticcio della Vita, noi rivendichiamo le condizioni per viverla liberamente: vogliamo decidere sui nostri corpi e che il nostro benessere e la nostra salute siano garantiti, rivendichiamo un welfare che risponda ai nostri bisogni e desideri. Siamo sces* in piazza l’8 Marzo con lo slogan ioDecido in tanti e tante per autodeterminare i nostri corpi e le nostre vite, e anche oggi di fronte a questa pagliacciata, che ritrova uniti fascismo e cattolicesimo, vogliamo ribadire a gran voce che non abbiamo nessuna intenzione di farci reprimere.

La vita siamo noi. Voi fatevene una!

Contro ogni Marcia sulla Vita #ioDecido!

Rete cittadina #ioDecido

Le immagini degli striscioni in giro per Roma

@ San Lorenzo: Nessuna marcia sui nostri corpi!

Al Policlinico

@ Stazione Tuscolana: Marciano per la vita, ma portano la morte

@ Ostiense:

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