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La vita non si sgombera #TorniamoSubito

Questa mattina, nel bel mezzo del clima intimidatoprio e intollerante che da settimane si vive a Padova, è stato sgomberato il Bios Lab, a cui va la nostra fraterna solidarietà e complicità. A seguire il comunicato “Pensano di averci sgomberato, ma la vita non si sgombera!”.

Pubblichiamo a caldo un comunicato che non avremmo mai voluto scrivere. Stamattina la questura di Padova ha sgomberato gli spazi del BiosLab in via Brigata Padova. L’ha fatto di venerdì, in pieno agosto, senza alcun preavviso. Ironia amara, in quest’estate grigia e piovosa la metafora del fulmine a ciel sereno non è adatta a descrivere lo stupore e la rabbia che ci hanno assaliti stamattina quando abbiamo trovato gli spazi svuotati e sigillati.

Una metafora che non funzionerebbe anche perché l’atmosfera di Padova in questi ultimi mesi si è fatta sempre più cupa e soffocante: la cronistoria dell’impresa liberticida messa in atto dal sindaco Bitonci e dal suo sgherro Saia pervade quotidianamente le cronache locali, in un susseguirsi di operazioni di polizia e ordinanze comunali che nulla fanno rimpiangere del paradigma della tolleranza zero post 11 Settembre 2001.

Dallo sgombero dello spazio studentesco occupato in via Marzolo lo scorso giugno al violento attacco al Radar Festival, colpevole diffusore di cultura e socialità; dalle ordinanze contro “accattoni” e mendicanti alla volgare aggressione a Don Albino Bizzotto, definito “difensore dei violenti”; dal taglio dei finanziamenti alla scolarizzazione dei bambini Rom all’ultima boutade sul divieto ad artisti e musicisti di strada di esibirsi in alcune zone della città; dal rifiuto di ospitare migranti e richiedenti asilo che fuggono dalle attuali devastanti guerre ai confini europei alla gravissima deriva squadristica delle “operazioni” di fermo operate dalla polizia locale, divenuta ormai il braccio armato di questa amministrazione razzista, il bilancio della giunta Bitonci consegna una città in cui gli spazi di agibilità e di vivibilità si stanno progressivamente stringendo in una spirale securitaria e violenta.

Il Bioslab rappresenta uno spazio di resistenza e costruzione di percorsi politici e culturali che evidentemente disturbano il tentativo di controllare e pacificare la vita che loro malgrado scorre in questa città. Ciò che hanno creduto di sgomberare oggi non sono semplicemente tre locali dell’INPS occupati dopo decenni di vergognoso abbandono e degrado. Il Bioslab è la Queersultoria, uno spazio di autodeterminazione e desiderio che ha ospitato decine di iniziative sui temi della salute, della sessualità, della libertà di corpi e della riproduzione. Il Bioslab è un Acad Point, inserito nella rete nazionale di ACAD – Associazione Contro gli Abusi in Divisa, che dalla sua inaugurazione ha tempestivamente monitorato e denunciato l’intensificarsi dell’aggressività dei controlli di polizia sul territorio. Il Bioslab è un percorso di lotta contro la precarizzazione materiale ed esistenziale delle nostre vite, che rivendica reddito e nuovo welfare per liberarci dal ricatto della povertà e dal saccheggio della cooperazione sociale e cognitiva. Il Bioslab è il nodo padovano del portale di distribuzione di materiale multimediale autoprodotto ed indipendente Distribuzioni dal Basso. Il Bioslab è la sede del collettivo universitario Disc – Dipartimenti dei Saperi Critici, che nasce dalle mobilitazioni contro la riforma Gelmini per costruire un’università libera e critica. Il Bioslab è un luogo che ha offerto alla cittadinanza decine di appuntamenti culturali come concerti, spettacoli teatrali e dibattiti.

Ma non solo. Bioslab è e resterà un luogo di conflitto e incompatibilità con i dispositivi di controllo e assuefazione prodotti dal capitalismo contemporaneo. Bioslab è un molteplice processo di soggettivazione autonoma, è un percorso di liberazione e di autodeterminazione dei corpi e dei desideri, un progetto di sovversione delle gabbie cognitive in cui paura e solitudine dovrebbero imprigionarci.

E’ per questo che diciamo forte e chiaro che costruiremo una mobilitazione che sappia ridare voce alla Padova solidale durante tutto il mese di settembre, e che, statene certi, presto il BiosLab e i suoi progetti avranno di nuovo casa.

BiosLab #torniamosubito

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