DIRITTI

È ora di cambiare. Sui servizi pubblici decidono i cittadini

Appuntamento domani al Campidoglio dalle ore 16.00, il giorno dell’insediamento della nuova giunta comunale.

A poche ore dall’insediamento della nuova giunta comunale, a Roma si continua a respirare un clima di forte ostilità verso le tematiche sociali. Il nuovo equilibrio istituzionale che dovrebbe garantire, finalmente, il rispristino di un’interlocuzione schietta e democratica tra cittadini e amministrazione continua ad essere compromesso da ingiustificati dinieghi alle mobilitazioni invece che aprire nuovi spazi di mediazione. “Dopo il cambiamento serve una rivoluzione” abbiamo scritto pochi giorni fa per convocare ed annunciare la presenza di Decide Roma- Roma Non Si Vende insieme ai lavoratori e alle lavoratrici in lotta dei canili comunali di Muratella il 7 luglio a piazza del Campidoglio. Una rivoluzione che, per noi, deve partire dai cittadini a cui va restituita la possibilità piena – sottratta ormai da troppo tempo – di decidere su questioni essenziali e urgenti che attanagliano una città sull’orlo del collasso.

E’ da tempo che poniamo il tema della decisione democratica, rivendicando la ri-pubblicizzazione dei servizi pubblici, la difesa dei beni comuni urbani e il rifiuto del ricatto del debito, e di farla vivere nelle pratiche quotidiane e nelle lotte, agitando, per esempio, una lotta che da 62 giorni autogestisce e rende fruibile a tutti il servizio del canile comunale di Muratella. Da 62 giorni, nonostante il licenziamento collettivo già avvenuto, i lavoratori e le lavoratrici continuano, in autonomia, a garantire il servizio pubblico. Da 62 giorni è stata costruita una risposta concreta contro le politiche di privatizzazione del servizio stesso e, in generale alla messa a profitto dei servizi pubblici attraverso l’affidamento a soggetti privati. In questi 62 giorni i lavoratori e le lavoratrici in lotta hanno affermato che l’unica soluzione possibile – nel caso dei canili comunali come dei molti altri affidati a cooperative sociali del terzo settore – è l’internalizzazione del servizio.

Ed è per questo che, nonostante la Questura continui a opporre dinieghi – senza avere, peraltro, nessun tipo di giurisdizione su quel luogo -, nel giorno in cui finalmente si riconvoca il consiglio comunale dopo il commissariamento, saremo in piazza del Campidoglio, certi che la nuova giunta saprà cogliere il “vento di cambiamento” che si respira in città e saprà quindi accogliere le nostre istanze che riguardano il modello città in cui vogliamo vivere e di cui pretendiamo di deciderne il futuro.

Decide Roma-Roma Non Si Vende

Lavoratori e lavoratrici dei canili di Roma