ROMA

Decide Roma, decide la città: altro che sgombero, in cammino verso il recupero di Alexis

Un successo l’assemblea in difesa di Alexis. Ottenuto il blocco dello sgombero assieme alla prospettiva di un finanziamento per l’autorecupero dello stabile. Il comunicato degli occupanti e di Decide Roma
L’appello in difesa di Alexis Occupato

Il 2 dicembre nell’occupazione socio-abitativa di via Ostiense n.124 si è svolta la presentazione di “Recuperiamo Alexis”, un innovativo progetto di recupero del patrimonio immobiliare pubblico che permetterà la realizzazione di 10 moduli abitativi accanto a spazi sociali aperti al quartiere. Attraverso il progetto una rete di precari e disoccupati, intermittenti perché quotidianamente impegnati tra lavoro autonomo impoverito, lavoro sommerso e voucher, avrà la possibilità di avere una casa. Fin dall’inizio, infatti, la finalità più importante della battaglia è la garanzia del diritto all’abitare per tutti i soggetti definiti “non bancabili”, cioè soggetti impossibilitati ad accedere al credito ed ai mutui in quanto privi di garanzie derivanti dai contratti di lavoro.

Il primo dato fondamentale emerso dall’assemblea è stata la grande partecipazione sia delle istituzioni regionali, comunali e municipali che delle reti della città solidale, composta da spazi di aggregazione del territorio, associazioni culturali e centri sociali.

Un segnale positivo perché indica che il percorso sul diritto alla città attivato dalla rete Decide Roma con la scrittura programmatica della “Carta di Roma Comune” attraverso laboratori di autogoverno nei territori, ha sedimentato un metodo di lavoro virtuoso nei processi decisionali che va oltre gli spazi sociali, ma costruisce proposte concrete sulla gestione dei servizi pubblici e sulla messa in discussione del debito comunale e del patto di stabilità. Ed è proprio a partire dagli elementi del riconoscimento dei beni comuni urbani, dell’uso comune del patrimonio pubblico, della legittimità delle occupazioni a scopo abitativo e sociale come sperimentazioni di nuove pratiche mutualistiche, su cui il confronto pubblico si è sviluppato.

Per le istituzioni sono intervenuti l’Assessore all’Urbanistica e Infrastrutture Paolo Berdini, il dirigente della Direzione regionale infrastrutture e politiche abitative Antonietta Piscioneri, il Presidente del Municipio VIII Paolo Pace, la segreteria dell’Assessorato alle infrastrutture e le politiche abitative della Regione Lazio rappresentata da Alberto Voci, i consiglieri municipali Massimiliano Morosini e Amedeo Ciaccheri, quest’ultimo attivista del Centro Sociale La Strada.

Hanno risposto all’appello per la difesa di Alexis una larghissima parte dei movimenti sociali che praticano quotidianamente battaglie per il diritto alla città: dagli architetti con cui abbiamo elaborato il progetto alla rete DecideRoma, dall’Asia- Usb all’autorecupero di Grotta Perfetta, dal comitato di quartiere Ostiense alle tantissime reti sociali di Roma che non elenchiamo ma che ringraziamo di cuore per la presenza e per i preziosi interventi.

In maniera determinata e condivisa abbiamo ottenuto dai rappresentanti istituzionali il blocco dello sgombero dello stabile di Alexis. Ma la vera sfida per noi è quella di portare avanti il progetto di recupero dello stabile inserito nella delibera regionale del Lazio 15 gennaio 2014, n.18 “Piano straordinario per l’emergenza abitativa nel Lazio e attuazione del Programma per l’emergenza abitativa per Roma Capitale”. Delibera che attende ancora di essere attuata in quanto bloccata dalla gestione commissariale del prefetto Tronca.

Le risposte da parte di tutti i rappresentanti istituzionali sono state positive riconoscendo innanzitutto il valore culturale e sociale dello spazio nel quadrante di Ostiense e valorizzando l’innovativo progetto di recupero proposto. Dopo la centrale legge regionale del Lazio numero 55 del 1998, strappata dai movimenti di lotta per il diritto all’abitare, finalmente si tornano a valorizzare nel dibattito pubblico i progetti di recupero e di autorecupero come best practices in tema di politiche abitative.Nello specifico l’assessore Paolo Berdini ha parlato di uno sblocco immediato della delibera e di un inizio immediato del progetto di recupero di Alexis, sottolineando l’impegno da parte del Comune di Roma nella collaborazione reale e forte con gli altri soggetti interessati, Regione e Municipio.

La Regione Lazio, sia nell’intervento di Antonietta Piscioneri che di Alberto Voci, ha ribadito l’intenzione di portare avanti e approvare la delibera, affermando la volontà di tutelare Alexis e tutti gli spazi inseriti nella delibera stessa.

Il Municipio, sia nelle vesti dei consiglieri che del presidente Paolo Pace, ha ribadito la volontà di tutelare lo spazio attraverso l’approvazione in Consiglio Municipale di un atto di “tutela sociale” di Alexis. Approvazione che avverrà nei prossimi giorni e che può rappresentare una pratica istituzionale preziosa e riproducibile in altri municipi di Roma.

L’assemblea si è conclusa con l’impegno collettivo tra istituzioni e movimenti di dare vita ad un tavolo inter-istituzionale in cui portare avanti il progetto di recupero di Alexis come progetto pilota, un prototipo da replicare sulla vastità del patrimonio pubblico inutilizzato per dare risposte concrete alle tante forme di disagio abitativo. Un percorso che immaginiamo come un’agorà permanente, un monitoraggio dal basso realizzato attraverso una continua consultazione sociale e popolare con le istituzioni. Un primo importante passaggio che dimostra come i processi decisionali collettivi e le lotte per il diritto alla città possono influenzare le scelte che vengono prese sui territori, come è possibile tornare a partecipare alla vita della città e quindi a decidere.

Continueremo a comunicare tutti le informazioni e le novità che avremo, se Alexis vince vinciamo tutt*.

Recuperiamo Alexis, un’utopia concreta, un progetto necessario e possibile.

DecideRoma – Alexis Occupato