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MONDO

Verso Sinjar: la raccolta speciale

DINAMOpress ha preso parte a una delegazione di solidarietà con la popolazione stanziata nell’Iraq del nord, vittima del genocidio perpetrato dall’Isis nel 2014 e ora minacciata dalle pressioni del governo centrale. Un viaggio per raccontare lo sforzo di emancipazione di comunità oppresse che si ispirano agli ideali del confederalismo democratico

La solidarietà ci sembra essere un presupposto minimo dello sguardo e della conoscenza, ancor prima che una prassi politica. Il popolo ezida, che vari “poteri” provano a spingere con violenza ai margini della storia, occupa invece – ai nostri occhi e a quelli di chi crede negli ideali di comunità più eque e democratiche – il “centro” di interrogativi quantomai urgenti: emancipazione, giustizia sociale, autodeterminazione popolare, inclusività culturale.

Tutti fattori che nel composito mosaico dei territori curdi, se da una parte vengono calpestati da secoli e hanno subito con la recente recrudescenza del fondamentalismo islamico un massimo grado di oppressione, dall’altra trovano in esperienze come quelle delle autonomie del Rojava e del Sinjar una rielaborazione fino a non troppo tempo fa impensata e travolgente. «Siamo tutti Asayish», urlano dai presidi permanenti che protestano contro l’Accordo di Sinjar. Siamo tutte e tutti a fianco del popolo ezida, diciamo noi di rimando, e proveremo a mettere in pratica questo assunto fin da subito.

Proponiamo qui la raccolta completa degli articoli del nostro redattore Francesco Brusa che ha partecipato alla carovana in solidarietà con il popolo ezida.

Verso Sinjar, verso l’autodeterminazione del popolo ezida

di Francesco Brusa

Ci sono luoghi della terra in cui l’intreccio fra autodeterminazione, indipendenza e dominio politico si fa più esplicito e violento che altrove. Uno di questi è Sinjar, una regione montuosa che svetta sulla Piana di Ninive alle estremità nord-occidentali dell’Iraq, teatro di un genocidio che verrebbe da definire “dimenticato”, non fosse che è praticamente ancora in corso nel silenzio assordante della comunità internazionale.

Verso Sinjar #1. La strada dissestata

di Francesco Brusa

Le fatiche che la delegazione di solidarietà con il popolo ezida sta incontrando nel tentativo di raggiungere Sinjar appaiono quasi come una metafora delle difficoltà che la popolazione stanziata nel Nord dell’Iraq sperimenta ogni giorno

Verso Sinjar #2. Macchie di verde

di Francesco Brusa

La delegazione di solidarietà con il popolo ezida di cui Dinamopress fa parte è entrata a Sinjar, dove ha incontrato i rappresentanti del Consiglio Autonomo e della comunità locale. Un reportage dal nord iracheno

Verso Sinajr #3. I numeri non sono importanti

di Francesco Brusa

Un viaggio dentro la comunità ezida, nella regione irachena di Sinjar. Dopo il massacro del 2014 compiuto dai fondamentalisti dell’Isis, si sta provando a costruire una nuova società basata sui principi del confederalismo democratico

Verso Sinjar #4. La sera del villaggio

di Francesco Brusa

Dopo aver battuto e combattuto l’Isis, la comunità ezida nel nord-ovest iracheno deve fare i conti con un territorio distrutto e con un tessuto sociale ormai smembrato. Le condizioni economiche sono difficili, ma la nuova autonomia lascia sperare

Focus #1 Un popolo, settantaquattro massacri: l’autodifesa ezida a Sinjar

di Francesco Brusa

La popolazione che abita i territori nord-occidentali dell’Iraq non ha subito soltanto il terribile genocidio da parte dell’Isis nel 2014. Ezidi ed ezide, infatti, sono una comunità discriminata praticamente da sempre, che si tratti del periodo ottomano o della caotica fase del post-Saddam

Intervista #1 / Jesuit Refugee Service: «Nessuno sforzo a favore della comunità ezida»

di Francesco Brusa

Governo iracheno e autorità regionali del Kurdistan stanno facendo poco o nulla per aiutare ezidi ed ezide a far ritorno nella propria terra dopo il massacro dell’Isis. Il punto di vista di una Ong che opera sul territorio

Tutte le immagini di Francesco Brusa