Rogo al liceo Socrate. “Colpita un’intera comunità”

Parla Iacopo, studente del colletivo Dante Di Nanni.

Il day after fa realizzare a Garbatella che è tutto vero, che non è stato un brutto sogno e che ora bisogna battersi per far tornare le cose a posto. All’alba di sabato 13 luglio i vigili del fuoco hanno spento le fiamme al primo piano del liceo Socrate, un incendio senza dubbio doloso che ha devastato metà dell’edificio, rendendo la scuola inagibile e provocando ingenti danni che potrebbero arrivare ad un milione di euro.

Dalla mattina di sabato è stato un via vai di studenti, genitori, docenti, cittadini del territorio, istituzioni. “Questa scuola è un patrimonio non solo di chi studia e di chi ci lavora – ci spiega Iacopo studente e attivista del Dante Di Nanni, storico collettivo di sinistra del Socrate – ma di tutto il territorio che ha in questo istituto un punto di riferimento culturale e sociale, e come un attacco abbiamo vissuto l’incendio. È un danno ad un’intera comunità che ora è pronta a rimboccarsi le maniche”. Dopo le prime ore di smarrimento, studenti e realtà sociali del territorio, come Casetta Rossa e il centro sociale La Strada, si sono messe in moto assieme a tanti singoli cittadini e ai genitori. “Nei prossimi giorni e a settembre daremo vita a diverse iniziative – prosegue Iacopo – per raccogliere fondi e per dare il segnale che vogliamo rientrare il prima possibile nella nostra scuola”.

Ieri le istituzioni hanno preso impegni precisi, dalla Regione Lazio al Municipio e il suo presidente Andrea Catarci, fino al Comune di Roma nella persona del sindaco. Lunedì prossimo un tavolo interistituzionale per provare a riaprire la scuola a settembre o trovare soluzioni alternative. “Abbiamo chiesto di poter avere almeno un rappresentate degli studenti al tavolo delle istituzioni, e in ogni caso di essere informati e di condividere le scelte che verranno prese con tutta la scuola e il territorio”, dice Iacopo. “Soprattutto se per settembre non tornasse tutto come prima e alcune classi dovessero vedersi costrette a trovare una soluzione alternativa per poter fare lezione”.

In molti il dubbio che l’incendio possa non essere frutto di una semplice “ragazzata” di cui non si prevedevano le conseguenze. Negli scorsi mesi diverse le tensioni con gruppi neofascisti, scritte omofobe firmate da Lotta Studentesca, l’organizzazione giovanile di Forza Nuova, o con croci celtiche. “La nostra scuola è da sempre antifascista come il nostro quartiere. Quest’anno abbiamo portato avanti diversi progetti contro l’omofobia e il razzismo, siamo da anni in prima fila nelle piazze del movimento studentesco. Noi non facciamo ipotesi, non tocca a noi, ma sicuramente queste tensioni ci sono state e la nostra scuola per qualcuno può essere un simbolo da colpire”.

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