ROMA

Protesta degli educatori: «contro il virus degli appalti»

Gli Assistenti Educativi Culturali oggi in piazza del Campidoglio con le famiglie e molte associazioni per chiedere al Comune di Roma la reinternalizzazione dei servizi scolastici e per denunciare la drammatica situazione che con l’emergenza Covid ha coinvolto sia i bambini che gli operatori rimasti senza stipendio

Si sono riuniti a partire dalle ore 14 sotto la statua di Marco Aurelio e rimarranno in piazza fino al tramonto. Sono gli Assistenti Educativi Culturali (AEC) che operano all’interno delle scuole di tutta Italia per garantire l’inclusione scolastica e l’autonomia degli alunni con disabilità. Da marzo, sono rimasti senza stipendio e in attesa che la Cassa Integrazione venga erogata.

Ma sono scesi oggi in piazza anche per denunciare la situazione dei bambini rimasti in questi mesi senza alcun supporto: per oltre il 60% degli alunni delle elementari infatti la didattica a distanza non è mai partita, e gli alunni disabili e le loro famiglie sono stati ovviamente i più colpiti.

Eppure, il lockdown non ha fatto altro che peggiorare una situazione già drammatica. Da anni infatti gli AEC si battono affinché il servizio ora affidato alle cooperative sociali venga finalmente re-internalizzato dal Comune. Come ci spiega Giovanni Manno del Comitato AEC: «questa giornata nasce come conclusione e rilancio di un percorso che stiamo portando avanti da più di due anni. Abbiamo iniziato con una raccolta firme per presentare una Delibera comunale finalizzata all’internalizzazione del servizio. Il 12 dicembre scorso» prosegue Manno, «la mobilitazione è proseguita con uno sciopero molto partecipato da tutto il personale. Oggi siamo tornati a Piazza del Campidoglio per farci ascoltare dal Comune di Roma».

 

 

Alla mobilitazione lanciata dal Comitato Romano AEC hanno aderito molte associazioni e realtà sociali della città di Roma che hanno riempito la piazza con laboratori per i bambini e spettacoli, assieme alle famiglie dei ragazzi.

La battaglia degli operatori per l’internalizzazione dei servizi scolastici era riuscita ad ottenere l’apertura di un tavolo di negoziazione con il Comune di Roma, ma l’interlocuzione si era interrotta a causa dell’emergenza Covid e da quel momento i lavoratori non erano stati più riconvocati. Grazie alla mobilitazione di oggi, il prossimo mercoledì 10 giugno hanno ottenuto la riapertura di un tavolo tecnico sull’internalizzazione del servizio.

«Oggi è una giornata di festa e socialità che si è aperta con molti interventi e che si concluderà con una grande assemblea per capire insieme come proseguire questa battaglia»