TERRITORI

Oggi a Bologna, grande corteo per Làbas. Con delle novità importanti

Il sindaco Merola dichiara pubblicamente di accettare le richieste del collettivo. Làbas risponde «prima vittoria della mobilitazione». Migliaia in corteo a Bologna.

Roma, Bologna, Europa: decidiamo noi!, l’appello alla mobilitazione di Decide Roma

Nella giornata di ieri sono state rese pubbliche importanti novità rispetto al futuro di Làbas, in un botta e risposta tra il sindaco e lo spazio sgomberato ad agosto. Virginio Merola ha dichiarato pubblicamente di accettare, di fatto, tutte le richiesta avanzate dagli attivisti. Da un lato, avviando un percorso di coprogettazione per ricollocare le attività dell’ex caserma Masini nel grande edificio della Staveco, uno stabilimento che produceva veicoli dell’esercito. Dall’altro, e questa è la principale novità della giornata di ieri, garantendo a Làbas uno spazio transitorio per dare continuità ai suoi progetti. La Staveco, infatti, non sarà pronta prima di un anno. Per alcune settimane, il sindaco ha sostenuto che in quel lasso di tempo gli attivisti non avrebbero avuto un luogo a disposizione. Ieri, invece, il cambio di rotta.

È «una straordinaria conquista di tutta la città», ha scritto Làbas, affermando che le istituzioni si sono impegnate a rispondere a tutte e tre le richieste avanzate. Intanto, prendere un impegno sullo spazio transitorio. Poi, che questo spazio fosse adatto a contenere tutti i progetti creati e portati avanti in questi anni tra le mura dell’ex caserma Masini. Infine, che Làbas continuasse a vivere nel tessuto sociale del quartiere Santo Stefano. Gli attivisti sottolineano che le importanti dichiarazioni di ieri sono il risultato della pressione politica esercitata dalla mobilitazione di queste settimane. Attestati di solidarietà diffusi, prese di posizione a difesa dello spazio e un’assemblea con oltre mille persone in piazza hanno preceduto il grande corteo che si terrà questo pomeriggio, facendo evidentemente retrocedere il sindaco rispetto ai tentativi iniziali di congelare quest’esperienza politica.

Allo stesso tempo, Làbas avverte: si tratta soltanto di un primo passo di un processo politico che sarà lungo e su cui bisognerà vigilare dal basso. Il corteo di oggi sarà un passo fondamentale di questo processo. In città sono attese alcune migliaia di persone. La mobilitazione è cresciuta molto nelle ultime settimane e si registrano autobus e macchine in partenza dai quattro angoli della penisola. Già ieri sera le strade del Pratello e del centro di Bologna pullulavano di magliette verdi, rosse e blu con la scritta «#riapriAMOlàbas».

L’appuntamento è alle ore 15 in piazza XX settembre.