ITALIA

No Tav: «Oggi più che mai, fermarla tocca a noi»

Oggi, sabato 27 luglio, alle 13 e 30, comincerà il concentramento per la marcia No TAV in direzione del cantiere di Chiomonte che continua ad essere militarizzato. Dal 25 luglio migliaia di attiviste e attivisti da tutta Italia sono già giunti a Venaus in occasione del festival “Alta felicità”, dove da giorni si alternano concerti e dibattiti. Hanno preso parola dal palco rappresentanti dei movimenti europei più emblematici della scena politica attuale, dai gillet jaunes ai giovani del “Fridays for Future”. Nel frattempo è aumentata la presenza delle forze dell’ordine sul territorio e si prevede un ingente schieramento di polizia in vista della marcia di oggi. L’Aisi (Agenzia Informazioni per la sicurezza interna) si è già attivata per prevenire gli scontri, azionando un sistema internazionale per contrastare il corteo No TAV nel caso dovesse sfociare in atti di violenza o in tentativi di sabotaggio contro il cantiere, mentre il Viminale ha mandato 500 uomini. Ancora una volta il tema della Torino-Lione si trova al centro della scena politica e nonostante l’analisi costi-benefici commissionata dal governo giallo-verde abbia bocciato il progetto, nulla sembra cambiare lo scenario in Valsusa. Non sorprendono gli eventi degli ultimi giorni, dalle dichiarazioni minacciose di Salvini rispetto alla stretta poliziesca che vorrebbe garantire l’ordine durante questo fine settimana e il pieno voltafaccia dei 5 Stelle sull’apertura della Torino-Lione – assecondando la scelta dell’esecutivo a trazione leghista e dando di fatto il via libera ai lavori. Il governo Conte si presenta dunque come ennesimo responsabile di questo progetto decennale che rappresenta un vero e proprio scempio politico, oltre che economico e ambientale. Oggi sarà quindi un’occasione per toccare tutte e tutti con mano la forza di una lotta trentennale.