PRECARIETÀ

Mc Donald’s & Jobs Act: I’m not lovin’ it!

Mentre il governo Renzi punta all’approvazione dei primi decreti attuativi, amaro regalo di Natale a precari, disoccupati e cassaintegrati, arrivano i primi ringraziamenti spassionati alla riforma del lavoro, passata in Senato il 3 dicembre con voto di fiducia e a mezzo dei manganelli.

Mc Donald’s lancia così l’apertura di quindici nuovi ristoranti sparsi sul territorio nazionale. Il nostro Jobs Act è lo slogan con cui i copywriter della catena multinazionale di fastfood presentano il completamento dell’operazione McItalia Job Tour che porterà all’assunzione di cinquecento nuovi precari, sfruttando i contratti di apprendistato per tre anni introdotti dalla legge delega di Poletti, puntando a tremila assunzioni totali in cento ristoranti alla fine del triennio 2013-2015.

A poco più di due settimane dall’approvazione del Jobs Act, Mc Donald’s stabilizza e rende operative le fondamenta di questo progetto. Venerdì 19 dicembre, l’apertura del nuovo fast food a Fiumicino diventa, dunque, a tutti gli effetti un modello per gli altri punti ristoro con lo stesso brand che apriranno a dicembre in tutta Italia.

“Questo nuovo ristorante è per noi l’importante tassello di un percorso di lungo termine” commenta Roberto Masi, Amministratore Delegato di McDonald’s Italia, che non risparmia elogi nei confronti della riforma del lavoro e della Legge di Stabilità. Con Fiumicino si inaugura l’era del LIM Food: un tentativo di riscrittura dell’estetica dei fastfood partendo dal design concepito nella formula Less Is More. Un’idea alquanto dissonante con l’immagine pomposa e trash che hanno solitamente questi luoghi di sfruttamento e di esistenze precarie. Viene quindi spontaneo pensare che il “Less” concepito non sia riferito all’arredamento, ma alla mancanza di tutele per lavoratrici e lavoratori, all’iniquità dei salari e delle forme contrattuali.

Ai pagliacci che speculano sulle vite di migliaia di precari rispondiamo con il cuore del pugile Lenny Bottai che trasporta sul ring di Las Vegas la voce degli strikers che incrociano le braccia per dire No al Jobs Act!