ITALIA

Lotte della logistica, 9 feriti nel lodigiano

Dipendenti della FedEx Tnt licenziati stavano manifestando davanti all’azienda di logistica Zampieri Holding quando un gruppo di persone ignote, forse guardie private stando alle ricostruzioni, li hanno assaliti con bastoni e taser

L’offensiva padronale ai danni di lavoratori e lavoratrici del settore della logistica non si placa. Nella notte tra il 10 e l’11 giugno, ai cancelli della Zampieri logistica di Tavazzano (Lodi) si è segnato uno scarto nel grado di violenza esercitato nei confronti degli operai in sciopero. Il presidio, composto da circa 40 lavoratori e lavoratrici FedEx – TNT iscritti al sindacato SI Cobas, è stato aggredito da una cinquantina di body-guard travestiti da lavoratori ai cancelli della ditta. Dai filmati e dalle testimonianze si sa di continui lanci di sassi, bottiglie e assi di bancali verso le persone in sciopero.

Nei tafferugli è stato gravemente ferito l’operaio dell’hub FedEx – TNT piacentino Abdelhamid Elazab iscritto al sindacato SI Cobas. Abdelhamid è stato colpito al viso da un pezzo di bancale, perdendo momentaneamente conoscenza e cadendo esanime sull’asfalto in una pozza di sangue.

Solo a quel punto sono arrivati sul posto i mezzi di primo soccorso. Nel mentre, le forze dell’ordine schierate ai cancelli della fabbrica sono restate in disparte a osservare.

I fatti di stanotte sono tutt’altro che avvenimenti casuali o episodici. Da martedì 8 giugno è in atto la controffensiva di lavoratori e lavoratrici SI Cobas, atti ad estendere il blocco degli hub FedEx – TNT e associati negli di Trevazzano, Bologna, Ancona, Fiano Romano e Firenze. I picchetti hanno bloccato l’uscita delle merci dai magazzini e hanno avviato un’interlocuzione con i lavoratori degli stabilimenti al fine di continuare e massificare la mobilitazione.

Da qui l’esigenza di ricollegare i fili della ristrutturazione aziendale della FedEx – TNT su scala continentale e nazionale. Nonostante l’incremento dei profitti dai 371 milioni di dollari del 2020 ai 939 milioni del 2021, la FedEx – TNT ha annunciato l’intenzione di procedere al piano di ristrutturazione aziendale su scala europea. Si prevedono 6500 lavoratrici e lavoratori in tutta Europa, di cui 850 in Italia e la chiusura dello stabilimento di Piacenza – dove sono a rischio 272 posti di lavoro.

La scelta della compagnia statunitense di ri-organizzazione del lavoro logistico prevede un’intensificazione della produttività a scapito dei diritti dei lavoratori.

L’inconciliabilità di tale strategia aziendale è stata più che manifesta durante la prima fase della crisi pandemica, quando agli operai è stato chiesto di incrementare il proprio carico di lavoro a scapito delle norme di sicurezza, della salute e dei diritti dei lavoratori.

La vertenza dei Si Cobas è approdata al Senato della Repubblica negli scorsi giorni. Qui sindacalisti e lavoratori hanno mostrato con fermezza le proprie richieste: rispetto dei contratti collettivi nazionali, estensione del blocco dei licenziamenti e rispetto delle norme di sicurezza sui posti di lavoro.

Ed è nelle lotte, costruite con continuità e ostinazione dentro e fuori i posti di lavoro, nel formarsi continuo di comunità politiche che si fanno classe nel conflitto, che pare formarsi anche la consapevolezza del proprio diritto a un lavoro ed una vita dignitosa.

Immagine di copertina dalla pagina Facebook di Si-Cobas Lavoratori Autorganizzati