Everytown

Riflessioni sulla strage in Connecticut

Siamo affranti e solidali per quanto è successo a Newtown, Conn., subito ribattezzata Everytown. Un eccidio di bambini, ricorrente incrocio di follia individuale e profitto delle multinazionali delle armi sponsorizzate dalla potentissima National Rifle Association, che su Wikipedia è definita un non-profit group. Affranti perché amiamo la vita, solidali con le vittime, con quanti le avevano care, con la minoranza degli americani che si oppone al libero commercio e porto delle armi. Siamo affranti e solidali con tutti coloro che nel mondo subiscono quotidianamente gli stessi lutti, stavolta senza attenuanti di pazzia ma per lucide esigenze di profitto e di politica di potenza.

Ci indigniamo per i bambini vittime “collaterali” dei droni umanitari e democratici in Afghanistan e Pakistan (molti più in una sola settimana di tutte le stragi della provincia Usa), per lo stillicidio delle vittime palestinesi, che fanno notizia (marginale) solo quando restano a grappoli sotto le macerie di Gaza, per i bambini che muoiono di stenti, malnutrizione e malattie non curate in tutto il Terzo Mondo e oggi nella Grecia massacrata dalla Troika e dall’Europa premio Nobel per la pace, per i figli dei migranti affogati nel Canale di Sicilia o nel fiume Evros presidiato da Frontex. Tutti pesano eguale e meritano pietà, ribellione contro uomini e situazioni che ne portano la responsabilità, eliminazione delle cause che generano e mantengono questo assurdo macello. Everytown è Connecticut, è Usa, Everytown è tutto il mondo.