DIRITTI

Dalla parte di chi fugge da guerre e povertà, contro ogni frontiera

Dal 25 al 27 settembre parteciperemo alla Carovana transnazionale per l’apertura delle frontiere – leggi qui l’appello – […] che da Lubiana si muoverà verso il confine sloveno-croato. Resistenze Meticce parteciperà a questa mobilitazione partendo da Roma.
Leggi l’appello internazionale, informati sulle partenze da Roma (per info: openbordersroma@yahoo.com)e segui la pagina Open Borders Caravan

In questi mesi, decine di migliaia di persone che fuggono da guerre e povertà hanno raggiunto, o stanno provando a raggiungere, il territorio europeo. Mentre diversi governi hanno reagito alzando muri e filo spinato, inasprendo le leggi sull’immigrazione e sul controllo della popolazione interna, gridando a un’invasione che non c’è (i nuovi arrivati non superano neppure lo 0,1% della popolazione europea), causando migliaia di morti, in tantissimi luoghi si moltiplicano invece le iniziative di solidarietà. Da Ventimiglia a Calais, dalle isole greche a Opatovac, da Edirne a Rözske, da Tovarnik al Brennero, migranti e solidali insieme stanno mettendo in crisi la governance europea dell’immigrazione, facendo saltare il regolamento di Dublino e gli accordi di Schengen. Nonostante nessuna frontiera riesca a fermare il bisogno di fuga e la voglia di pace e libertà di queste persone, si continuano a diffondere segnali di preoccupanti chiusure identitarie e razziste e si ricostruiscono vecchi e nuovi confini.

Pochi giorni fa alcuni di noi sono tornati dalla Carovana per Kobane, che ha chiesto l’apertura di un canale umanitario verso la città simbolo della resistenza allo Stato Islamico, portando solidarietà al popolo curdo (in lotta contro l’ISIS e il regime autoritario di Erdogan) e sostegno all’esperienza del confederalismo democratico del Rojava. Proprio dalla Siria dilaniata dalla guerra e dal Kurdistan turco impoverito e perseguitato dal dittatore Erdogan in tanti sono stati costretti a fuggire. Domani partiremo per una nuova Carovana transnazionale, questa volta verso una delle frontiere europee che impediscono o rallentano il transito di chi si muove per migliorare le proprie condizioni di vita. Saremo prima a Lubiana per una mobilitazione antifascista e antirazzista per poi dirigerci dove eserciti e polizie impediscono alle persone di superare i confini.

Vogliamo portare il nostro sostegno concreto a chi fugge da guerre e povertà, a chi in queste settimane sta dando a tutti quanti una grande lezione di dignità e grandissima determinazione. Vogliamo anche lanciare un messaggio politico chiaro: non accetteremo che l’Europa diventi uno spazio diviso da muri e infestato dal razzismo. Sappiamo bene che quello che alcuni governi e forze politiche stanno facendo contro i migranti riguarda tutti noi. Mentre si ricostruiscono vecchie e nuove frontiere per le persone che provengono da fuori l’Unione Europea, in diversi paesi si discute la reintroduzione di blocchi indirizzati anche ai migranti intra-europei, accusati di muoversi per scroccare il welfare degli Stati più ricchi. Rifiutiamo questa visione dei fenomeni migratori che non tiene conto delle guerre che anche l’Unione Europea ha contribuito a scatenare, che non fa riferimento ai dittatori sostenuti e finanziati in giro per il mondo, che dimentica come le politiche di austerity abbiano distrutto il futuro di migliaia di giovani nel Sud Europa. Pensiamo che solo insieme, cittadini e clandestini, rifugiati economici e politici, sia possibile riscrivere il destino dello spazio europeo e sottrarlo alla dittatura del neoliberalismo e alle pulsioni autoritarie e fasciste.

Per questi motivi parteciperemo alla Carovana, provando a portare quella lotta contro i confini che quotidianamente pratichiamo nei nostri sportelli legali e nelle scuole di italiano, nelle esperienze autogestite di mutualismo e solidarietà, nelle battaglie per un’accoglienza dignitosa, lì dove le frontiere europee vorrebbero fermare chi pratica la libertà di movimento e il diritto di scelta. Ci auguriamo e faremo in modo che a questa iniziativa ne seguano altre ancora perché siamo fortemente convinti che, oggi, portare solidarietà ha valore se ci si mette in gioco insieme per la costruzione di uno spazio comune di libertà.

Per l’apertura di tutte le frontiere!

Per la creazione di canali umanitari che mettano fine alle morti in mare!

Per un’Europa dei diritti sociali, accogliente e solidale!

#OpenBordersCaravan #SafeRoutes #NoBorders

Maggiori informazioni sulle partenze da Roma: openbordersroma@yahoo.it

Evento Fb

Pagina fb della carovana: Open Borders Caravan

>Ringraziamo le reti sociali di San Lorenzo che hanno messo a disposizione numerosi beni di prima necessità che porteremo al confine. >