MONDO

Che cosa accadrà adesso in Honduras?

Dopo tre settimane il Tribunale Supremo Elettorale assegna la vittoria al presidente uscente Juan Orlando Hernandez, per 50.446 voti

Ieri il Tribunale Supremo Elettorale (TSE) ha pubblicato la “DECLARATORIA DE ELECCIONES GENERALES 2017”, e stabilito che il presidente uscente Juan Orlando Hernandez, del Partido Nacional, sarà anche il prossimo presidente della Repubblica. Avrebbe raccolto circa 50mila preferenze in più del suo sfidante, Salvador Nasralla, che correva per l’Alianza de Oposición Contra la Dictadura. Alleanza di opposizione contro la dittatura, perché secondo molti osservatori a partire dal colpo di Stato del 2009 l’Honduras è — di fatto — una dittatura.

I perché sono descritti anche qui, nell’ultimo articolo per Osservatorio Diritti, “Honduras pronto ad esplodere dopo le ultime contestate elezioni”.

Dopo la diffusione dell’atto del TSE, le due missioni di osservatori internazionali che hanno seguito l’evoluzione del processo elettorale hanno emesso i propri comunicati stampa. Mentre l’Unione Europea — che pure era stata molto scettica, nei giorni immediatamente successi al 26 novembre — mostra di voler accettare in toto quanto stabilito dal Tribunale Supremo Elettorale, l’Organizzazione degli Stati Americani non lo fa.

E anzi scrive: “Come già espresso dalla nostra missione, il processo elettorale è stato caratterizzato da irregolarità e deficienze“, e “non ci sono condizioni per affermare che il vincitore sia l’uno o l’altro dei candidati”. Per questo data l’impossibilità di determinare un vincitore, l’unica strada per far sì che a vincere sia il popolo hondureño è convocare nuovamente le elezioni generali”. Lo lascio anche in inglese, dal testo originale: “given the impossibility of determining a winner, the only possible way for the victor to be the people of Honduras is a new call for general elections”.

Articolo pubblicato sul blog dell’autore