ROMA

Contro la guerra, costruire il futuro

Il 30 e il 31 marzo studentesse e studenti universitari si incontreranno per dibattere sul tema dei conflitti e della costruzione della pace

«Le vittime delle guerre sono sempre i popoli» così Fuori Luogo, Link Sapienza, Cambiare Rotta, Fgc e Escamotage lanciano le giornate di oggi e domani alla Facoltà di lettere e filosofia della Sapienza di Roma. Due incontri per interrogarsi sul tema della pace e condividere le pratiche per attuarla, a partire dalla messa in discussione dei luoghi che attraversano quotidianamente, come l’Università spazio di formazione e confronto.

Sul comunicato dell’evento si legge: «Le università italiane hanno preso posizione rispetto al conflitto tramite atti di censura che riteniamo inaccettabili come la cancellazione del corso di Paolo Nori su Dostoevskij all’università Milano Bicocca e note di diffida a professori che hanno espresso pubblicamente posizioni non allineate alla politica del governo come nel caso del professor Alessandro Orsini della Luiss. Mentre continuano a ricevere finanziamenti da aziende come Leonardo Spa, una delle principali aziende produttrici di armi a livello mondiale, con cui l’università La Sapienza che dal 2002 sigla accordi di partnership».

La volontà di studenti e studentesse di costruire un futuro diverso insieme, cambiando le basi di partenza disertando, sabotando e sovvertendo le macchine belliche che rispecchiano la violenza della società in cui viviamo e sostituendole con un pacifismo transnazionale.

PROGRAMMA

MERCOLEDI’ 30 MARZO

-H 18: “Rabbia Proteggimi” presentazione con EDDI MARCUCCI
-H 20: aperitivo
-H 21: concerto de Il Fulcro

GIOVEDI’ 31 MARZO

-H 9: conferenza stampa
-H 10: assemblea pubblica
-H 11: “La frontiera dei media” dibattito con DINAMO PRESS e SERGIO CARARO
-H 13: pranzo
-H 14.30: “Guerra alla guerra. Strike the war” dibattito con student* e docent* da vari atenei italiani e internazionali
-H 17: assemblea contro la guerra con il movimento Roma No War

Immagine di copertina Creative Commons