ITALIA

Anpal servizi: approvato l’emendamento per la stabilizzazione dei precari

Con l’approvazione dell’emendamento in Senato, si apre una nuova fase della battaglia dei precari. Respinto il piano di rottamazione dell’azienda e superato il paradosso dei precari che ricollocano disoccupati

In tarda serata, ieri (lunedì 21 ottobre) in Senato, nella Commissione Lavoro e Industria riunite è stato approvato un emendamento che apre la via alla stabilizzazione dei precari e delle precarie di Anpal Servizi. Dopo più di un anno di mobilitazioni, passate per giornate di azione, scioperi e presidi, i precari organizzati all’interno del Coordinamento Nazionale Precari e delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario (Clap) hanno ottenuto un risultato importante inserendo l’emendamento di maggioranza al DL Imprese (Decreto 101/2019 in via di conversione): 654 operatori delle politiche attive, tanto lavoratori a tempo determinato quanto collaboratori, vedono messa al sicura la possibilità di poter stabilizzare la loro condizione lavorativa.

Solo pochi giorni fa, nonostante ripetuti incontri con i lavoratori, durante il question time del 9 ottobre alla Camera, la Ministra Nunzia Catalfo aveva ribadito e rilanciato il piano presentato dall’azienda che prevedeva un concorso pubblico per 410 posizioni, solo parte delle quali riservata ai precari storici. A seguito di quelle dichiarazioni, i precari avevano interrotto l’”Employers’ Day” alla presenza dell’Amministratore Unico di Anapl Servizi Domenico Parisi e dato vita a un’ampia mobilitazione sostenuta da uno sciopero indetto dalle Clap.

Secondo Cristian Sica delle Clap, l’approvazione di ieri dell’emendamento «è un primo risultato importante, segno che la lotta dei precari paga, sia in termini negoziali che dal punto di vista dei rapporti di forza contrattuali. Attendiamo la conversione del decreto ma già da ora possiamo dichiarare che è stato respinto il piano dell’Amministratore Unico Parisi, che prevedeva una rottamazione della comunità professionale di Anpal Servizi».

 

 

Soprattutto a seguito dell’approvazione del Reddito di Cittadinanza, la vertenza dei precari di Anpal Servizi, aveva posto in luce la contraddizione all’interno delle stesse politiche di attivazione al lavoro sostenute in maniera fondamentale proprio da personale precario: «questo emendamento è un risultato importante perché per la prima volta nel nostro paese, si supera il paradosso dei precari che ricollocano disoccupati», prosegue Sica.

La votazione di ieri – ottenuta anche grazie alla determinazione di alcune forze politiche di maggioranza che si sono rifiutate di ritirare l’emendamento nonostante le indicazioni in questo senso da parte del governo – segna dunque il primo passaggio verso il processo della stabilizzazione: secondo Biagio Quattrocchi delle Clap «con l’approvazione dell’emendamento si apre una nuova fase della lotta, Chiederemo alla Ministra di riconvocare l’azienda e le organizzazioni dei lavoratori allo scopo di arrivare ad un accordo quadro che indichi i tempi, le modalità e i criteri della stabilizzazione».

Non solo, accanto al piano della vertenza per la stabilizzazione, i precari dovranno al contempo ottenere il pieno riconoscimento delle loro organizzazioni sindacali da parte dell’azienda: «Clap è di fatto uno delle organizzazioni più rappresentative all’interno dell’azienda, la seconda per numero di iscritti, ma soprattutto la principale garanzia di trasparenza e orizzontalità all’interno dell’azienda», continua Quattrocchi, «la Ministra ci ha già riconosciuto in diversi momenti di interlocuzione, non altrettanto ha fatto l’azienda. Nei prossimi giorni continueremo una battaglia per il riconoscimento e il pluralismo sindacale e la libertà di associazione mettendo in campo anche altri momenti di mobilitazione per proseguire il tavolo di negoziazione».