DIRITTI

Stato di agitazione permanente: tutte/i a Verona!

Lo stato di agitazione permanente lanciato dall’assemblea nazionale di Bologna da Non Una Di Meno parte il 13 ottobre a Verona.

 

La mozione – passata lo scorso 4 ottobre anche con il voto della capogruppo Pd – dichiara Verona “città a favore della vita” e destina fondi alle associazioni pro-choice.

Dopo questo primo voto favorevole, il rischio è che anche una seconda mozione esplicitamente contro la Legge 194 torni ora in aula a Verona e che venga approvata la sepoltura dei feti abortiti anche senza il consenso della donna coinvolta.

Le due mozioni, infatti, erano state presentate congiuntamente la prima volta lo scorso giugno e la mobilitazione delle ancelle di Non Una Di Meno aveva scatenato la reazione scomposta dei consiglieri di maggioranza, tra cui il Bacciga, che si rivolse alle attiviste con il saluto romano.

La mobilitazione immediata in città e in rete con la parola d’ordine #194nonunpassoindietro costrinse la maggioranza a ritirarle.

Intanto a Ferrara viene presentata una mozione da Fratelli d’Italia, che ricalca esplicitamente quella veronese.

Verona ancora una volta si presenta come laboratorio di sperimentazione politica nazionale e l’attacco all’aborto e alle soggettività lgbtqi+ è il terreno privilegiato su cui si intende operare uno sfondamento non solo simbolico. È da Verona che vengono Pillon e Fontana espressione diretta della saldatura tra la destra leghista e le formazioni dell’estremismo cattolico giunta fino in Parlamento e in Consiglio dei Ministri.

La risposta a un governo patriarcale, transomofobico e razzista riparte dalle donne. Inoltre la saldatura tra destra e movimenti per la vita trova d’altronde il supporto del Papa che è tornato ad attaccare l’aborto criminalizzando le donne. La lotta per l’aborto garantito, sicuro e gratuito è una lotta globale di liberazione dal potere di controllo sociale, politico e religioso sui corpi delle donne.

È in quest’ottica che il Corteo in programma oggi a Verona è stata assunto nell’assemblea nazionale di Non Una Di Meno come momento di avvio dello Stato di agitazione permanente verso la manifestazione nazionale del 24 novembre a Roma e lo sciopero delle donne dell’8 marzo.

Qui le info logistiche della giornata con il percorso del corteo: concentramento alle ore 15.00 nel Piazzale XXV aprile (piazza della stazione Porta Nuova).

Il percorso attraverserà alcune vie nevralgiche della città, sostando davanti al Comune di Verona in Piazza Bra’, per poi arrivare in Piazza Santa Toscana (quartiere Veronetta), da cui ci si sposterà verso il Laboratorio Autogestito Paratod@s.

Verona città a favore della vita? La vita siamo noi! Giù le mani dai nostri corpi

Verona città a favore della vita? La vita siamo noi! Giù le mani dai nostri corpi!Una compagna di Non una di meno Verona ci racconta quello che è accaduto nella città, dove è stata approvata giovedì scorso, una mozione (promossa dal consigliere della Lega Zelger), che dichiara Verona “città a favore della vita”, con l’intento di finanziare associazioni cattoliche a scopo di lucro che hanno l'obiettivo di promuovere iniziative contro l'aborto. Iniziativa caduta, non a caso, nel quarantennale della 194. L'assemblea nazionale di Non una di meno accoglie la proposta di un’iniziativa a Verona il prossimo sabato 13 ottobre per l’aborto libero, sicuro e gratuito: tutt* in piazza contro l'attacco all'autodeterminazione delle donne e alla #legge194 #194nonunpassoindietro #MoltoPiùdi194 #ObiezioneRespinta.

Pubblicato da NON UNA DI MENO su Domenica 7 ottobre 2018