ROMA

50mila in piazza a Roma per il Climate Strike

Milioni di giovani hanno partecipato in tutto il mondo allo «sciopero per il clima» nato sull’onda dei Fridays for Future lanciati dalla 16enne svedese Greta Thunberg. Mobilitazioni in oltre 120 paesi e più di 2.000 città. 50mila in piazza a Roma e successo delle manifestazioni da sud a nord. Prossimo appuntamento il 23 marzo con la grande «marcia per il clima e contro le grandi opere».

Foto di Gaia Di Gioacchino

«È la prima volta che partecipo a una manifestazione – dice Lucia, 16 anni – la distruzione del pianeta sarà pagata soprattutto dalla nostra generazione. Perciò dobbiamo essere noi ad agire in prima persona». Lucia è una delle 50mila persone che hanno manifestato a Roma nel giorno del Climate Strike globale. In piazza soprattutto giovani e giovanissime, studenti delle scuole romane e della provincia. Qualcuno è arrivato anche da Frosinone e Rieti.

Tantissimi, colorati e variegati i cartelli autoprodotti: «Ne abbiamo pieni i polmoni», «Sistem change, not climate change», «Odio gli indifferenti amo la differenziata». Gli studenti autorganizzati sono entrati in piazza cantando: «Più verdura, meno spazzatura». Due biciclettate partite dalla Sapienza e Roma 3 si sono ricongiunte al Colosseo e hanno percorso via dei Fori, alla fine della quale si svolgeva l’enorme concentramento, dietro un risciò coperto di finte piante.

«Servono più auto elettriche e meno plastica», dice Marco che ha appena 10 anni ed è alla prima manifestazione insieme alla mamma. «Bisogna cambiare radicalmente questo modello di sviluppo – afferma Roberta, studentessa del liceo Righi – passare alle energie rinnovabili e abolire i combustibili fossili. Ma se non facciamo pressione su governi e industrie non succederà mai».

Sono milioni i giovani che hanno partecipato in tutto il mondo allo «sciopero per il clima» nato sull’onda dei Fridays for Future lanciati dalla 16enne svedese Greta Thunberg. Le stime parlano di mobilitazioni in oltre 120 paesi e più di 2.000 città. Anche in Italia la partecipazione ai diversi appuntamenti è stata un successo, con piazza piene da sud a nord, sia nei grandi che nei piccoli centri.

Sabato 23 marzo si torna in piazza per la difesa della terra e dell’ambiente nella grande «marcia per il clima e contro le grandi opere». Sono attese a Roma decine di migliaia di persone dalle grandi vertenze territoriali contro la Tav, il Tap, il Muos, le Grandi Navi, le trivelle e tutte le grandi opere inutili e nocive.

Foto di Milos Skakal

La mobilitazione degli universitari nelle immagini di Daniele Napolitano