approfondimenti

COMMONS

Speciale. 200 anni di Marx e 170 anni del Manifesto comunista

Festeggiamo i duecento anni di Marx con uno speciale che raccoglie materiali inediti e stralci della nuova edizione de “Il Manifesto comunista” (per i titoli di Ponte alle Grazie, a cura del collettivo C17). Come ci ha insegnato Machiavelli, d’altronde, nella crisi permanente l’unico modo per rinnovarsi è il “ritorno ai principi”, o, per dirla con Lenin: “ripetere l’origine”.

Marx, finalmente: intervista a Paolo Virno

di Francesco Raparelli

Cominciamo con un’intervista a Paolo Virno che chiarisce l’attualità del rivoluzionario tedesco e del suo pensiero

 
 

Tradurre il Manifesto nel tempo della rivolta femminista

di Veronica Gago

Il nuovo spettro che si aggira per il mondo è quello femminista che, emerso con la rivolta globale di donne e persone LGBTQ, ha riprodotto e amplificato le istanze femministe. Lo sciopero sociale ha costituito la forma di lotta che ha reso visibile lo sfruttamento economico e la violenza sulle donne

 
 

Crisi

di Dario Gentili

Marx ed Engels trattano la crisi come fenomeno che registra la sproporzione sempre crescente tra i rapporti borghesi di produzione e le forze produttive che i mezzi capitalistici di produzione creano e sviluppano. Tuttavia già ne “Il Manifesto comunista” la crisi svela i rapporti di forze in campo e in altri scritti costituirà anche il campo di una vera e propria opportunità politica

 
 

Classe

di Alberto De Nicola

“Classe” è un concetto polisemico in Marx, che ne “Il Manifesto comunista” assume per la prima volta un significato storico-politico preciso. Oggi questo concetto è entrato in crisi in due sensi: da una parte il genere e la razza complicano il concetto di classe e dall’altra anche le forme intellettuali, riproduttive e informali della produzione ne espandono potenzialmente il senso originario

 
 

Sussistenza e riproduzione

di Federica Giardini e Marina Montanelli

Cosa significa la frase engelsiana e marxiana secondo cui: «I costi che genera l’operaio si limitano perciò quasi solo ai mezzi di sussistenza di cui egli abbisogna per il proprio sostentamento e per la riproduzione della sua razza»? Come la si può reinterpretare e stravolgere da un punto di vista femminista?

 
 

Abolizione della proprietà privata

di Francesco Brancaccio

Cosa significa oggi abolizione della proprietà privata? Per pensare questo concetto -che per Engels e Marx costituiva la cifra della società comunista- occorre confrontarsi con i nuovi regimi di “enclosures” e di appropriazione che si sono estesi fino a coinvolgere la realtà digitale e gli spazi urbani. In questo contesto rivendicare l’inappropriabilità dei “commons” significa mettere in crisi le nuove forme di proprietà