EUROPA

Salonicco, al via il No Border Camp

Dal 15 al 24 luglio: dieci giorni di dibattiti, musica e mobilitazioni contro ogni forntiera.

• Grecia, verso un luglio antirazzista

Già l’altro ieri, in anticipo rispetto al programma, un primo gruppo di attivisti europei ha raggiunto Salonicco. Nel campus dell’università Aristotelou è quasi tutto pronto per accogliere anche gli altri, che arriveranno in massa a partire da oggi. Il No Border Camp, infatti, avrà inizio questo pomeriggio, con un’assemblea plenaria prevista per le 18 e poi una serata con musica dal vivo e cucine migranti.

Nessuno sembra avere un’idea precisa di quante persone parteciperanno al campeggio, ma i gruppi che hanno curato l’organizzazione parlano di almeno 1.500 presenze. O forse anche di più. Il campeggio è stato organizzato in questi mesi dalle diverse occupazioni della città greca, principalmente di ispirazione libertaria e antiautoritaria, e da iniziative e collettivi anti-razzisti. Sono attesi attivisti da tutta Europa, dalla Turchia e dal Nord Africa. Quattro diverse carovane sono in marcia verso Salonicco: una è partita dalla Spagna, due dalla Germania e un’altra dai balcani. Quest’ultima, la Open Border Caravan, sta attraversando in senso opposto i vari punti di blocco della rotta balcanica, coinvolgendo gli attivisti presenti lungo il percorso. Il No Border Convoy, organizzato dalla rete transnazionale Beyond Europe, è partito da Francoforte e ha fatto tappa a Milano. Qui si sono uniti attivisti italiani, manifestando nella capitale lombarda contro il Migration Compact di Renzi (con cariche della polizia) e poi realizzando delle azioni al porto di Ancona. Tante le strutture, i collettivi e i singoli che partiranno dall’Italia, da numerose città: Ventimiglia, Bologna, Roma e molte altre.

Il programma è ricco di discussioni e mobilitazioni. Non mancheranno gli appuntamenti artistici e culturali. Sono previste visite ai campi militari che circondano la città greca (11 campi per oltre 10.000 persone) con l’obiettivo di invitare i rifugiati a partecipare al campeggio e per protestare contro condizioni d’accoglienza indegne. Mercoledì 20, ci sarà una manifestazione contro i centri di detenzione di Paranesti (Drama) e Xanthi e il giorno seguente un corteo per le strade di Salonicco. Sabato 23, invece, la protesta si sposterà al confine con la Turchia, lungo il fiume Evros, contro una recinzione mai abbattuta. Il programma completo (15-24 luglio) si può trovare a questo link.

Il No Border Camp vuole essere uno strumento per sostenere l’autorganizzazione dei rifugiati e connettere le lotte contro le frontiere da Idomeni a Calais. Tra gli obiettivi si pone quello di creare nuove strutture auto-organizzate a sostegno del transito e della solidarietà ai migranti e di connettere quelle già esistenti. È finalizzato allo scambio di pratiche conflittuali e all’incontro di attivisti e rifugiati che partecipano alla lotta per la libertà di movimento lungo tutto lo spazio europeo e oltre. Ambisce anche a definire degli strumenti comuni di opposizione ai nazionalismi e ai razzismi che vivono una fase di crescita nei diversi paesi.