TERRITORI

Renzi a Napoli: la polizia carica, numerosi manifestanti feriti

Cos’è successo ieri a Napoli? Matteo Renzi in visita al San Carlo, violente cariche ai manifestanti venuti a contestarlo e sembra anche minacce pesanti da parte del vicequestore aggiunto Maurizio Fiorillo.

Non è un buon momento questo per il governo di Matteo Renzi dato che, ogni volta che si muove e va da qualche parte, viene accolto da manifestazioni di protesta (per avere un’idea, ecco qui una comoda ed esemplificativa mappa chiamata, non a caso, #RenziScappa). Come due giorni fa a Catania, dove si era recato per chiudere la festa dell’Unità: la polizia ha violentemente caricato il corteo, fermando due ragazzi, e impedendo lo svolgersi della contestazione. E come ieri a Napoli, dove il premier era andato invece per assistere a un’opera di Kauffman al teatro San Carlo e centinaia di persone hanno deciso di andare anche qui a contestarlo per le sue politiche governative.

Dal Jobs Act allo Sblocca Italia, dal commissariamento di Bagnoli alla Buona Scuola, al referendum costituzionale, sono molti i provvedimenti di questo governo che non sono accettati di buon grado dalla popolazione.

Mentre la contestazione andava avanti, la polizia ha violentemente caricato il corteo spontaneo che voleva arrivare sotto il teatro San Carlo, ferendo diverse persone alla testa – tra cui anche la consigliera Eleonora De Majo, colpita tra l’altro pochi secondi dopo aver rilasciato un’intervista a Repubblica.

Testimoni oculari hanno addirittura riportato che il vicequestore Maurizio Fiorillo (che era in servizio anche durante Genova 2001, quando Carlo Giuliani fu ucciso in Piazza Alimonda) ha minacciato di sparare in testa ai manifestanti. Questo è quanto riportato dal comunicato diffuso da MassaCritica subito dopo le cariche: “

Ti sparo in testa!” è questa infatti l’incredibile minaccia che il vicequestore aggiunto Fiorillo ha rivolto in almeno due situazioni a due diversi manifestanti presenti al corteo (…). Metodi inaccettabili di un governo che reprime ogni dissenso. La Questura di Napoli deve spiegare com’è possibile che il suo funzionario piu alto in grado nella piazza dica e faccia cose folli”.

Subito dopo è stato rilanciato l’appuntamento per il presidio a Roma sotto Palazzo Chigi contro il commissariamento di Bagnoli il 23 settembre, mentre adesso è in corso una conferenza stampa per denunciare le violenze della polizia verificatesi ieri in piazza.